ROMA - Allianz Arena, Monaco di Baviera, martedì 29 marzo 2016. La Germania ha appena sconfitto l’Italia, impartendole una durissima lezione di calcio. Nel spogliatoio della Nazionale non vola una mosca. Parla solo Conte. Che si interrompe quando bussano alla porta. Lotito? Resti fuori, prego. L’invito, perentorio, viene dettato dallo stesso ct che non ammette deroghe. E’ ammesso solo il presidente federale Carlo Tavecchio, naturalmente insieme con il team manager Gabriele Oriali.
MERAVIGLIOSO TRAP, ALLA FACCIA DEGLI STRUNZ
DE ROSSI-LOTITO: BOTTA E RISPOSTA
Come sembrano lontani i tempi in cui, a Bari, Lotito passeggiava in lungo e in largo sul terreno del San Nicola, ostentando il k-way della Nazionale. A mano a mano che ci si avvicina all’appuntamento con la fase finale dell’Europeo (10 giugno-10 luglio, debutto azzurro il 13 giugno a Lione contro il Belgio), Conte serra i ranghi e non vuole né intromissioni né ospiti speciali nel Club Italia. Il ct non ha ancora digerito il no della Lega di A all’anticipo della finale di Coppa Italia, in programma il 21 maggio a Roma, fra Juventus e Milan.