ROMA - Il soggiorno di Pallotta, tre mesi dopo l’ultima visita romana, è cominciato da una cena nel solito ristorante, in compagnia del trio Zecca-Colligan-Baldissoni. E’ stata l’occasione per preparare i giorni caldi del presidente, mai così impegnato tra incontri istituzionali, operativi, popolari. Stamattina Pallotta inconterà alcuni dei suoi collaboratori per colazione e pianificherà nel dettaglio l’agenda: dovesse insediarsi il sindaco di Roma senza necessità di ballottaggio, chiaramente, Pallotta cercherà di conoscerlo per affrontare il tema dello stadio.
IL CAPITANO. La questione più attesa riguarda Francesco Totti, che non è ancora partito per le “vere” vacanze - si è riposato sul litorale tra Sabaudia e Anzio - e non è stato ancora convocato dal presidente per l’incontro che sancirà il rinnovo del contratto.
DIRIGENTI. Sicuro anche un incontro con Luciano Spalletti per parlare di un possibile rinnovo contrattuale (scadenza attuale 2017) ma soprattutto per capire le ambizioni e le necessità dell’allenatore. E’ noto ad esempio che Spalletti voglia la conferma del portiere che ha trovato alla Roma, cioè Szczesny.
MOVIMENTI. A proposito di mercato, le parole di Pallotta a proposito delle cessioni hanno un po’ spiazzato Sabatini, che era pronto a cedere Rüdiger al Chelsea. L’intervento diretto e deciso del presidente inciderà sulle strategie del direttore sportivo? Staremo a vedere. Di sicuro aumentano le possibilità che Nainggolan - ieri in campo per 90 minuti con il Belgio dopo l’infortunio - resti alla Roma. Come del resto desidera il giocatore. Invece il futuro di Pjanic rimane appeso all’eventuale pagamento della clausola rescissoria da parte di un club straniero: forse il Barcellona, che nel frattempo si è lanciato sul difensore centrale Umtiti.
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