Brexit, ha vinto Leave: Regno Unito fuori dall'Unione Europea

Il 51,9% ha votato per l'uscita dalla Ue. Sterlina a picco, Cameron si dimette
Brexit, ha vinto Leave: Regno Unito fuori dall'Unione Europea© EPA
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ROMA - Ormai ufficiale: nel referendum per Brexit ha vinto il Leave ed il Regno Unito è, di fatto, fuori dall'Unione Europea.  Il 51,9% ha votato per l'addio alla Ue.  

ADDIO UE - La Gran Bretagna, dunque,  rompe gli ormeggi e saluta l'Unione Europea. Un'alba d'incognite si apre sull'Europa dopo una notte drammatica in cui l'opinion poll che alla chiusura dei seggi del referendum concesso dal premier David Cameron dava il fronte filo-Ue in vantaggio è stato ribaltato. Fino a portare i Leave, sostenitori del divorzio, a quasi un milione di voti in più. Il leader storico degli euroscettici dell'Ukip, Nigel Farage, l'unico a sbilanciarsi in una raffica di dichiarazioni durante lo spoglio, canta apertamente vittoria: "Questa è l'alba di un Regno Unito indipendente, oggi è il nostro Independence Day, è arrivato il momento di liberarci da Bruxelles". Per la proclamazione formale ci sarà d'attendere qualche ora, ma in effetti i giochi sono fatti, come conferma la Bbc. Londra e la Scozia non sono riuscite a compensare la valanga dell'Inghilterra profonda, ma anche del Galles. Forse un ruolo lo ha giocato anche il maltempo, con l'impatto che la pioggia torrenziale di ieri ha avuto sull'affluenza alle urne nella capitale. In ogni modo la partita appare chiusa.

CROLLA LA STERLINA -  E la reazione dei mercati - euforica dopo il primo opinion poll che aveva dato Remain al 52% - ne è una conferma: sterlina ai minimi storici sul dollaro dopo una discesa a precipizio peggiore di quella del Venerdì Nero del 1992, panico nelle borse di mezzo mondo, futures a -6% a Londra. Terremoti finanziari a parte, è la stessa Unione Europea a dover affrontare ora un contraccolpo pesantissimo, che le cancellerie occidentali - rimaste tutta la notte con il fiato sospeso - ancora ieri sera speravano di evitare. A Londra, poi, la crisi politica rischia di essere questione di ore. Skynews cita già fonti vicine a Downing Street che ipotizzano come imminenti le dimissioni di Cameron. Il primo ministro conservatore, sconfessato in primo luogo dall'elettorato del suo partito e sfidato in casa in particolare dal rampante ex sindaco di Londra Boris Johnson, capofila non ufficiale dello schieramento dei Leave, non sembra avere più vie d'uscita. Quel referendum che lui stesso aveva promesso e poi convocato credendo di poter dare un contentino sul fronte interno lo sta travolgendo. "Il genio dell'euroscetticismo è uscito dalla lampada", ha tuonato il tribuno Farage. E forse non solo in Gran Bretagna.

CAMERON SI DIMETTE - Il Primo Ministro inglese, David Cameron, ha rassegnato le proprie dimissioni. "Ci dovrà essere un nuovo primo ministro eletto a ottobre", ha detto il premier britannico, aggiungendo che il nuovo premier "dovrà guidare i negoziati con l'Ue".

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