La nazionale dei migranti è una super-squadra: Pogba, Ibra e Lukaku le stelle

Save the Children mette in campo una formazione di giocatori migranti o figli di migranti convocati per gli Europei. Iniziativa per sensibilizzare cittadini e tifosi sull'emergenza dei bambini in fuga da guerre, violenza e povertà
La nazionale dei migranti è una super-squadra: Pogba, Ibra e Lukaku le stelle
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ROMA - Mandanda in porta; Ogbonna, Alaba, Ruediger ed Evra in difesa; Pogba, Khedira e Fellaini a centrocampo; Lukaku, El Shaarawy e Ibrahimovic in attacco. È la super-nazionale multietnica di Euro 2016 composta da calciatori migranti o figli di migranti, e messa in campo da Save the Children. Una squadra fortissima che potrebbe certamente lottare per vincere il titolo. 

L'iniziativa rientra nella campagna "Le reti degli europei loro le hanno viste tutte", il messaggio dell’immagine meme virale che ritrae in fotografia alcuni bambini profughi bloccati al di qua di una rete metallica, simbolo dei tanti muri e barriere che l’Europa ha eretto scegliendo di proteggere i propri confini invece dei bambini stessi. Si tratta di un invito a tutti i tifosi e cittadini, che si troveranno a sostenere con passione le proprie squadre, a mobilitarsi perché l’Europa possa dimostrarsi campione di solidarietà offrendo aiuto e protezione ai bambini in fuga da guerre, violenza e povertà, facendo così vincere per davvero i suoi valori fondativi. «Ogni bambino o adolescente che giunge in Europa dovrebbe avere accesso ad un sistema organico di accoglienza e protezione condiviso da tutti paesi membri dell’Unione. I paesi europei, invece, sono chiusi nel proprio egoismo, affrontando il tema delle migrazioni e dell’asilo in modo frammentario», ha detto Valerio Neri, direttore Generale di Save the Children Italia, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini in pericolo e a tutelare i loro diritti. 

Dal 2015 sono giunti in Europa via mare più di 1,2 milioni di persone tra cui più di 427.000 bambini. Solo in Italia nei primi cinque mesi del 2016 sono arrivati più di 7.000 minori non accompagnati. In Grecia, più di 8.400 persone, tra cui quasi 5.000 bambini e donne, spesso mamme che hanno affrontato il viaggio da sole con i loro i figli per metterli in salvo, sono bloccate sulle isole di approdo con il terrore di essere rinviate in Turchia per effetto dell’accordo tra quest’ultima e l’Unione Europea.

Save the Children chiede all’Europa di garantire ai migranti, e in particolare ai minori, vie di accesso sicure e legali evitando che l’unica alternativa sia quella di affidarsi ai trafficanti per attraversare, a rischio della vita, il Mediterraneo o le frontiere interne o esterne dell’Europa e dei paesi terzi.

Solo nel 2016, Save the Children ha raggiunto in Italia con un ampio programma di protezione e assistenza circa 6.300 minori migranti, di cui oltre 5.400 non accompagnati. Dall’inizio del suo intervento in Grecia nel 2015 ad oggi, l’Organizzazione ha raggiunto con le sue attività oltre 349.000 persone, tra cui 127.413 bambini.


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