ROMA - La 39° edizione della Discesa Internazionale del Tevere (#DIT2018), evento di eco-turismo itinerante scattato il 25 aprile dall’Umbria (Città di Castello), ha mandato in archivio anche la tappa di Roma del 1° maggio. L’atto conclusivo, partito dal Circolo Magistrati della Corte dei Conti, ha percorso tutto il fiume Tevere fino a Ponte Marconi. Nella capitale si sono uniti diversi SUP, all'interno di SUPRome, quest'anno alla sua quarta edizione. Il tracciato ha toccato i monumenti che si trovano lungo le rive del Tevere, tra cui l’Ara Pacis, Castel Sant’Angelo e San Pietro. In centinaia hanno preso parte alla manifestazione. Non sono mancati gli stranieri, provenienti da Regno Unito, Canada, Austria, Germania e Grecia. L’evento romano ha ottenuto il patrocinio del Comune di Roma e del CONI ed è una delle attività previste da un patto territoriale siglato insieme ai Municipi 1 e 2 di Roma.
INTESA - “Il tempo ha retto, siamo stati fortunati - spiega Roberto Crosti, coordinatore della Discesa - La cosa più bella? Vedere tanti turisti e tanti cittadini affacciarsi dai ponti per incitarci. E’ stata davvero una sorpresa bella e inaspettata”. Così Massimiliano Atelli, presidente del Circolo Magistrati della Corte dei conti: “Siamo davvero lieti che la tappa finale della Discesa internazionale del Tevere quest'anno abbia avuto come base di partenza il Circolo che mi onoro di presiedere. E' stata un'occasione per ribadire e vivificare il rapporto, forte, che ci lega al fiume, sulla cui sponda siamo da oltre 50 anni. Questo fiume rappresenta per Roma tante cose, ma è anche, se ci si pensa un attimo, la prima infrastruttura sportiva della nostra Città. Lavoreremo insieme agli organizzatori della Discesa internazionale per cercare di dare continuità anche in futuro alla nostra riuscita partnership”.