ROMA - Miralem Pjanic è un giocatore della Juve. Il suo trasferimento ha subìto un’importante accelerazione in pochi giorni, dopo l’infortunio di Rüdiger, che ha privato la Roma della possibilità di incassare soldi fondamentali per far quadrare i conti con la partenza di un giocatore “facilmente sostituibile”, come sussurravano a Trigoria.
Ma la cessione di Pjanic, per giunta alla società che la Roma americana insegue sin dai suoi primi passi e che non riesce a raggiungere, ha provocato una rottura tra il centrocampista bosniaco e i dirigenti. Al punto che Pjanic, giovedì a Trigoria per una breve visita, ha evitato di salutare Sabatini, che era in sede. O forse è stato il direttore sportivo che ha evitato di incrociare il giocatore in lista di partenza. Di sicuro i rapporti si sono lacerati negli ultimi tempi.
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— Corriere dello Sport (@CorSport) 7 giugno 2016
PJANIC: «SE CI SARÀ UN ANNUNCIO LO FARÀ PALLOTTA»
LA RIVELAZIONE - Pjanic ha molti amici a Roma e a uno di questi ieri ha raccontato la sua, di verità. Che stride con quella della società. In uno scambio di messaggi attraverso WhatsApp, alla conferma della sua cessione, al suo interlocutore Miralem ha risposto molto seccato: «Sì, sti c... mi hanno venduto in 15 minuti, hanno chiamato loro la Juve, hanno bisogno di soldi, sono molto amareggiato, ma purtroppo nella vita non si può avere tutto». Tutto facilmente documentabile.
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