ROMA - La cessione di Pjanic ha aperto una ferita difficile da guarire. Anche ieri la rabbia dei tifosi non si era placata. A Trigoria tifosi anonimi hanno esposto uno striscione di insulti per tutti. Nel primo pomeriggio Pallotta è ripartito portandosi dietro la delusione dei tifosi giallorossi. Con lui sono ripartiti dall’aeroporto di Ciampino Ginsberg e Zecca, il suo uomo di fiducia sempre più dentro il mondo giallorosso. Pallotta scuro in volto non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. È forse il momento più basso della dirigenza americana.
CLAMOROSO PJANIC: «È STATA LA ROMA A CHIAMARE LA JUVE»
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— Corriere dello Sport (@CorSport) 7 giugno 2016
IN ATTESA - La campagna abbonamenti di solito è la cartina di tornasole del gradimento dei tifosi per il mercato della società. Al momento i dati sono in linea con l’andamento degli ultimi anni.
«ALTO TRADIMENTO». PJANIC-JUVE, LA RABBIA DEI TIFOSI GIALLOROSSI
LA RABBIA - Le critiche sono rivolte al giocatore, accusato di essere un mercenario, ma anche alla società. Non sarà facile per il bosniaco tornare a Roma, considerato che già in passato, quando la squadra è stata bersaglio delle critiche, Pjanic è stato uno dei giocatori più presi di mira. Molte frasi colorite sui social, Miralem è stato bersaglio dei supporter giallorossi.
L’amore ormai è finito, soprattutto perché è finito alla Juve, la diretta concorrente per lo scudetto. Ma non mancano le critiche per la società. La dirigenza giallorossa adesso dovrà intervenire pesantemente sul mercato, per non cominciare male la stagione che vede il primo grande appuntamento per i preliminari di Champions a cavallo di Ferragosto.
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