© BartolettiMILANO - L’avanzata degli investitori cinesi alla conquista di Casa Milan è sempre più concreta anche se i tempi tecnici per la definizione ufficiale del passaggio del 70 per cento delle azioni si sono decisamente dilatati. Come era prevedibile, considerata la degenza ospedaliera di Silvio Berlusconi, la firma della bozza dell’accordo preliminare sarà probabilmente posticipata ben oltre il 30 giugno. Entro la metà di luglio, se tutto andrà come previsto, il pre-contratto verrà sottoposto agli investitori cinesi per avviare la fase del closing che, comunque, prevede tempi ancora lunghi. Partendo comunque dal presupposto che Silvio Berlusconi dovrebbe mantenere la carica di presidente non solo onorario...
BERLUSCONI - Ieri il professor Alberto Zangrillo, medico di fiducia del numero 1 rossonero, ha pubblicato una nota dove si fa nuovamente il punto sullo stato di salute di Berlusconi. «Il decorso post operatorio del presidente Silvio Berlusconi sta procedendo in modo positivo, secondo le aspettative - ha comunicato - Ciononostante si ritiene opportuno ribadire che le visite continueranno a essere consentite solo ai figli e ai più stretti collaboratori». Quest’ultimo punto sottolinea il fatto che Berlusconi non è ancora in grado di sobbarcarsi un lavoro intenso e faticoso e che, quindi, anche l’analisi del protocollo d’intesa con i cinesi verrà studiato, rivisto ed eventualmente corretto solo quando il presidente milanista verrà dimesso dal San Raffaele. Ovvero non prima di sabato 2 luglio.
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MILAN, SLITTA LA FIRMA DEL PRELIMINARE CON I CINESI