ROMA - Keita ha chiesto la cessione, Felipe Anderson è sul filo per le Olimpiadi. Un altro caso da monitorare, perché non è ancora esploso anche se c'è tensione: il 5 luglio il brasiliano si sarebbe dovuto presentare a Roma per le visite mediche e mettersi a disposizione della Lazio e invece non si è presentato. La società biancoceleste lo attende in sede a metà settimana, potrebbe arrivare tra domani e giovedì. Un incontro atteso con estrema ansia perché Felipe deve ancora ottenere l'ok per rispondere alla convocazione del Brasile Under 23 e partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, suo obiettivo dichiarato da almeno due anni. L'autorizzazione della Lazio è in bilico per non dire fortemente in discussione.
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CHELSEA - C'è anche il ragionamento contrario. Meglio tenere buono il brasiliano in un quadro assai desolante e nel vuoto totale di questi giorni. Caso strano, prima di arrivare a Roma, Felipe Anderson è stato accostato al Chelsea. Non può essere un fatto casuale, perché il numero 10 della Lazio si è affidato a Kia Joorabchian, potente agente anglo-iraniano. Controlla, insieme al brasiliano Giuliano Bertolucci, il fondo Media Sports Investments ed è assai vicino al Chelsea. Joorabchian e Bertolucci sono gli unici a poter rappresentare Felipe Anderson, come ha spiegato Juliana Gomes un mese fa, quando è stato ufficializzato l'accordo. Ad aprile era scaduto il mandato con la Base Soccer.
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