Stretching e tono muscolare aiutano a ridurre i pericoli

La parola al medico «In caso di rottura dei legamenti è fondamentale la riabilitazione post operatoria»
Stretching e tono muscolare aiutano a ridurre i pericoli© EPA
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Destro o sinistro, poco cambia. Quando il legamento crociato anteriore si rompe, per qualsiasi sportivo è necessario mettere in preventivo un intervento chirurgico e un periodo abbastanza lungo di fisioterapia per ritrovare tono muscolare, estensione e flessione della gamba. Ne sanno qualcosa Claudio Marchisio e Antonio Rudiger, che con un tempismo maledetto hanno subito la rottura del crociato anteriore, dovendo dire addio al Campionato europeo ancora prima di scendere in campo. Per lo juventino, l’infortunio era capitato lo scorso aprile, nella gara contro il Palermo. Diagnosi dura da accettare, così come la certezza di non poter recuperare e partire per la Francia insieme alla truppa azzurra. Ancora più beffardo quello capitato al difensore della Roma, che in allenamento con la sua Germania ha sentito il ginocchio cedere ancora una volta solo pochi giorni fa.

STRETCHING E TONO. Una sfortuna, quella di Marchisio e Rudiger, frequente nel mondo del calcio, sia per chi ne fa una professione sia per chi lo pratica solo da agonista o come un hobby. Ma c’è un modo per rendere la vita più difficile a questo tipo di infortunio. «Un’adeguata preparazione atletica volta al potenziamento e al mantenimento di un buon trofismo del quadricipite e lo stretching prima del match rappresentano requisiti fondamentali nella prevenzione dell’infortunio per qualsiasi atleta e a qualsiasi livello», spiega il dottor Gianluca Marineo, specialista in Ortopedia e Traumatologia al Policlinico Universitario Campus Bio Medico di Roma.

IL MALEDETTO CALCIO. Purtroppo il calcio è detentore di un primato negativo: «È lo sport che vede in assoluto più rotture di crociato. Uno di quelli meno a rischio di infortuni è senza dubbio il nuoto», prosegue il dottor Marineo. Per quanto riguarda Rudiger, si tratta di una recidiva. Il tedesco, infatti, ha affrontato la terza operazione al ginocchio, dopo quella al menisco e quella per la pulizia della cartilagine. Il rischio di complicazioni a cascata, quando si inizia ad avere a che fare con i legamenti, è sempre molto alto: «L’intervento chirurgico e il tipo di tecnica di ricostruzione del crociato adottata hanno un ruolo molto importante per tornare all’attività – conclude il dottor Marineo – ma altrettanto fondamentale è il programma di fisioterapia post operatorio che mira al recupero articolare e al ripristino del tono muscolare». Insomma, qualsiasi sia il nostro sport preferito, lavoriamo sul tono muscolare. Se non è per perdere Francia 2016, sarà per non perdere la partita del lunedì con i colleghi.


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