Milan, Paolo Berlusconi: «Silvio è lucido e sveglio»

Il fratello del presidente dei rossoneri: «Qualche dolore ce l'ha, ma è il solito combattente»
Milan, Paolo Berlusconi: «Silvio è lucido e sveglio»© LaPresse
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MILANO - «Ho avuto modo di parlare con lui. È sveglio e lucido». Lo ha detto Paolo Berlusconi, dopo aver fatto visita al fratello Silvio, uscendo dal San Raffaele. Rispondendo alla domanda come sta di spirito il cavaliere, Paolo ha detto che è «un uomo che è stato operato. Qualche dolore ce l'ha, ma è il solito combattente».

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VISITA CARRARO - Questa mattina all'ospedale di Milano è arrivato anche l'ex presidente del Coni Franco Carraro in qualità di "amico" e per portare al presidente del Milan solamente "un biglietto". Carraro non ha detto nulla davanti a telecamere e taccuini convinto di non essere "alla fiera delle vanità". Dall'ospedale da poco è anche uscita Francesca Pascale la quale non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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NOTTE TRANQUILLA - L'ex premier Berlusconi «ha passato una notte assolutamente tranquilla e tutto procede secondo le attese». A confermarlo all'ANSA è Alberto Zangrillo, direttore dell'Anestesia e rianimazione al San Raffaele e medico di fiducia di Berlusconi: «Tutte la altre informazioni del caso - ha spiegato Zangrillo - saranno diffuse nella conferenza stampa che terremo oggi alle 16».

PAOLO BERLUSCONI SUL MILAN - Silvio Berlusconi cederà il Milan "solo a un gruppo che garantisca lo sviluppo di società e squadra e possa farlo tornare ai successi del passato, anche rinunciando a un quota economicamente importante, se questa verrà investita per rafforzare la squadra". Così il fratello Paolo a Milan Channel. "Ha ancora qualche giorno di sofferenza, poi inizierà una riabilitazione respiratoria e tra un mese, un mese e mezzo, tornerà a fare quello che vorrà - ha detto -. Poi dovrà decidere sul futuro del Milan". Silvio Berlusconi, ha assicurato il fratello Paolo, che in mattinata gli ha fatto visita in ospedale, "è assolutamente legato al Milan. La situazione del calcio, italiano e internazionale, con l'avvento degli investitori internazionali è cambiata". "Se deciderà di cederlo - ha chiarito il vicepresidente rossonero, come riferisce il sito del club -, lo farà solo ad un gruppo che garantisca uno sviluppo della società e della squadra che possa farlo tornare ai successi del passato anche rinunciando ad un quota economicamente importante, se questa verrà investita per rafforzare la squadra. Altrimenti il presidente deciderà di mantenere il Milan, e allora ci vorrà un pò di pazienza per costruire una squadra italiana. In questi momenti, comunque, gli siamo tutti molto vicini".


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