Calciomercato, tra Juventus, Real Madrid e Morata scocca l'ora della verità

ROMA - L’attivita agonistica dei club è finita con la finale di Champions League sabato a Milano. E’ la linea che si traccia tra quello che da ieri è il passato, la stagione 2015-2016, e la nuova avventura targata 2016-2017. La Juventus a questo futuro prossimo lavora già da un po’. Ma una cosa i dirigenti bianconeri non si sono mai negati: il fatto che lo snodo del mercato dei campioni d’Italia è nella vicenda Morata e nel suo destino legato a un diritto di riacquisto da parte del Real Madrid che Florentino Perez vuole esercitare.[...]

IL NODO - Quale è però la questione che pesa in questo finale scritto: è che Morata al Real non vuole stare, una verità chiara a tutti. E paradossalmente anche per il Real Morata appare più un affare economico che un valore tecnico. I Blancos eserciterebbe quel diritto a 30 milioni avendone tra i 50 e i 60 già garantiti dal mercato. Da chi? L’Arsenal e il Psg, nelle ultime ore parrebbe più i francesi (confermatissimo l’incontro con il manager di Alvaro la scorsa setimana) che i Gunners, anche se Wenger fino all’ultimo non mollerà. E in questo vuoto d’aria tra le intenzioni del giocatore e quelle madridiste, ha provato a inserirsi la Juventus che ha lavorato con il Real per un’intesa che potesse condurre magari ad un conguaglio per garantire una cifra complessiva magari più bassa di quella promessa dal mercato, intorno ai 40- 45 (20 già pagati con il prestito nell’estate 2014), inserendo anche una nuova trattativa, magari per Isco o Jaime Rodriguez. Ma la cosa non sembra esser decollata e agli inviti di Allegri al giocatore («per crescere ancora dovrebbe restare con noi», Max lo ha ripetuto ancora ieri), Alvaro ha risposto postando saluti. Comunque ci siamo: questa è la settimana di Morata. E non solo: perché si capirà molto di Dani Alves nelle prossime 48 ore (il brasiliano è vicinissimo) e si continuerà a lavorare su Mascherano e sul diritto di riacquisto fissato a 25 milioni con il Sassuolo per Berardi.

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