© Getty ImagesROMA - Eldiario.es riferisce che una testimone sotto protezione per un'indagine riguardante un produttore cinematografico di pellicole porno, conosciuto come Torbe, in carcere da aprile per un'inchiesta sulla tratta di esseri umani finalizzata alla pratica sessuale, alla violenza sessuale, alla pedopornografia e alla prostituzione, avrebbe fatto i nomi anche di David De Gea, Iker Muniain.
L'EPISODIO - La vittima avrebbe dichiarato di essere stata vittima di abusi sessuali, in un episodio risalente nel 2012 avvenuto in un albergo di lusso di Madrid. L'episodio avrebbe come protagonisti il calciatore dell'Athletic Bilbao, Muniain e un secondo giocatore della Nazionale Under 21 spagnola, che El Confidencial identifica in Isco. De Gea avrebbe contribuito a organizzare l'incontro mettendo in contatto i due ragazzi con il produttore del porno,Torbe.
NESSUNA PROVA CONCRETA - Né la polizia né la procura spagnola hanno, per ora, sentito nessuno dei tre calciatori, dal momento che, al di là della testimonianza della ragazza, non c'è alcuna prova che possa dimostrare il coinvolgimento dei tre giovani calciatori in questa brutta faccenda.
CONFERENZA STAMPA DI DE GEA - Intanto la federazione spagnola ha fatto sapere che il portiere delle Furie Rosse, David De Gea interverrà alla conferenza stampa che si terrà alle ore 17,45 dal ritiro francese della Spagna. La Federcalcio iberica aveva annunciato in mattinata che a parlare di fronte ai giornalisti sarebbero stati Hector Bellerín e Aritz Aduriz. Tuttavia, dopo che la notizia sul possibile coinvolgimento di De Gea in questa faccenda ha iniziato a circolare, la federazione ha annunciato il cambiamento di programma.
LE DICHIARAZIONI - «Sono assolutamente sorpreso da questa notizia ma non devo difendermi da nulla perchè è tutta una menzogna, niente di più», queste le prime parole rilasciate da De Gea ai giornalisti. «Sono molto tranquillo, questo episodio mi dà più forza per aiutare la Nazionale in questa competizione. Ho avuto subito il grande supporto dei miei compagni di squadra e sono impaziente di iniziare l'Europeo. Sono molto tranquillo e poche cose mi fanno non per essere e quando qualcosa non è vero». La prima preoccupazione, non appena appresa la notizia che circolava sui media, è stata contattare la famiglia: «Pensavo si trattasse di uno scherzo quando mi è stato detto. La prima cosa che ho fatto è stato mettermi in contatto con la mia famiglia per tranquillizzarli». Sulle indagini della polizia: «E' tutto nelle mani dei miei avvocati. So quello che ho fatto con la mia vita».