© EPAROMA - Pressing su Bielsa. Trattativa a oltranza. È fatta o quasi. L’attesa dell’argentino, previsto in arrivo a Roma, la prudenza della Lazio e di alcuni personaggi vicini al "Loco", segnali contrastanti inviati ad arte per coprire un’operazione in dirittura d’arrivo e che soltanto Lotito potrà annunciare nelle prossime ore. Eccolo il colpo per stupire la piazza e provare a cambiare la Lazio. Ci tiene agli effetti speciali, fanno parte del copione e di una scelta a cui è arrivato dopo un percorso sofferto, complicato, pieno di cambi di direzioni e di “soffiate” per bruciare qualsiasi altro candidato si fosse avvicinato alla panchina di Formello. L’imprenditore di Villa San Sebastiano è rientrato dalla Francia in serata. Lunedì era a Lione per la partita della nazionale, ma ieri potrebbe aver incontrato l’argentino forse ad Arles, in Provenza, oppure nei dintorni di Marsiglia. Un confronto decisivo per capire se può scoccare la scintilla e se Bielsa diventerà davvero l’allenatore della Lazio. Ieri pomeriggio l’argentino era considerato vicinissimo e in arrivo nella Capitale. Nessuno confermava o si sbilanciava a Formello, negando la presenza in città dei rappresentanti legali del tecnico, che invece ci sono. Eccome se ci sono, inviati in anticipo da Bielsa per studiare le carte da firmare al suo arrivo, tra oggi e domani. Una trattativa avviata da dieci giorni o si chiude in queste ore oppure salta. Propendiamo per la prima ipotesi nonostante la prudenza della Lazio.
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APPROFONDIMENTO - A Lione, dopo la partita tra gli azzurri e il Belgio, Lotito gongolava. Si sentiva a un passo dal colpo. Non ci sono dubbi. E’ Marcelo Bielsa il suo grande obiettivo, l’allenatore su cui si è concentrato negli ultimi giorni e sta producendo il massimo sforzo per accontentarlo. Lo vuole a Formello per affidargli il progetto della nuova Lazio, dandogli un’autonomia mai concessa ad altri allenatori. Lo ha riconosciuto come uomo di calcio autorevole per incendiare la piazza, far rispettare le regole all’interno dello spogliatoio, trasferire una mentalità vincente alla squadra biancoceleste. Non si tratta di una questione economica. L’accordo sarebbe già stato raggiunto sulla base dei tre milioni compreso lo staff. La distanza minima riguardava il progetto, l’organizzazione di lavoro, le richieste di mercato. I soldi non sono al primo posto. Bielsa costa, ma poi contano altri aspetti nel rapporto con la società.
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