© REUTERSROMA - Devo essere sincero: più che la Germania ieri a convincermi di più è stata la Polonia. I tedeschi hanno esperienza, storia, blasone e grandi campioni ma il loro gioco si ferma a venti metri dalla porta. Mancano di finalizzatori, non hanno un bomber vero. La squadra di Loew ha perso di brillantezza e in campo ieri mi sono sembrati più rapidi e pronti i polacchi che tra l'altro sono stati bravi a portare a casa (e a meritare) un punto d'oro disputando una buona gara, attenta e generosa. Tornando alla Germania, il problema è che Muller, Gotze, Ozil e Draxler non hanno l'istinto del killer da area di rigore e quindi sono facilmente controllabili, sono tecnici, rapidi ma non riescono a 'sfondare' le difese avversarie. Muller in particolare mi sembra lontano dai suoi giorni migliori. Non so dove potrà arrivare in questo torneo la squadra tedesca, il suo percorso resta un punto interrogativo. Se Loew non riuscirà a sistemare la brillantezza dei suoi attaccanti, sarà un problema per la Germania.
Per quanto riguarda Milik, il sogno di mercato della Roma e della Lazio, io resto piuttosto scettico sulle sue qualità. Ieri sera l'attaccante polacco non mi ha entuasiasmato e, a prescindere dal clamoroso errore che ha compiuto sotto porta, io lo vedo pià da esterno offensivo. Ha un buon sinistro, è molto rapido ma non è una punta centrale
Chiudo parlando di Italia-Svezia, la grande sfida delle 15 della quale parleremo più approfonditamente domani. A mio parere gli azzurri di Conte partono favoriti nonostante di fronte troveranno un fuoriclasse come Ibrahimovic. Mi aspetto un altro risultato positivo. Ora è più facile essere ottimisti dopo l'esaltante successo contro il Belgio ma io ho sempre avuto fiducia in questa Nazionale: l'Italia è una squadra solida, quadrata ed esperta alla quale è difficile farle gol. Io sono ottimista.