BORDEAUX (FRANCIA) - Il prologo è stato a dir poco tormentato, scivoloso, impervio. La sconfitta contro l'Italia, nell'esordio a Lione, ha acceso delle spie e sollevato vari interrogativi sull'effettiva capacità del ruvido Marc Wilmots di gestire il patrimonio calcistico belga. «La sconfitta con l'Italia ci ha fatto bene ci ha fatto capire i nostri errori e cosa non avremmo più dovuto fare». Ed ora la prospettiva è ben diversa: «Non abbiamo ancora vinto nulla ma sarebbe meraviglioso arrivare in finale e giocarsela contro la Germania», ha osato Wilmots A rinfrancare subito il tecnico dopo il ko con gli Azzurri sono arrivati i successi contro Irlanda e Svezia, ma soprattutto la goleada contro l'Ungheria, squadra da non sottovalutare. «Sono partite in cui hai tutto da perdere basta poco per rovinarle. Magari non le chiudi, vai ai rigori e ti puniscono. Ho preteso dai giocatori il massimo delle concentrazione, mi hanno accontentato. Un esempio? Ho detto a Hazard che volevo un gol con un taglio dall'interno. Un capitano non può sempre parlare con la bocca, a volte deve farlo anche con i piedi. Dovevamo essere 3-0 alla fine del primo tempo, invece eravamo "solo" sull'1-0. Questo, nelle partite importanti, si paga ma ho detto ai giocatori di aver pazienza».
UNGHERIA-BELGIO 0-4, HAZARD DA URLO
IL GALLES - «Con il 4-2-3-1 giochiamo quasi con quattro attaccanti, anche se i due centrocampisti difensivi garantiscono equilibrio. Ogni volta che Kevin De Bruyne perdeva il pallone, si sforzava di tornare. Questo ci ha reso più forti perché, senza palla, gli avversari avevano difficoltà a ripartire. Contro il Galles perderemo per squalifica un difensore eccellente (Vermaelen, del Barcellona) ma sapremo sostituirlo, nell'attesa di rivederlo più riposato possibilmente in semifinale. Se lo stadio avesse 150 mila posti potremmo riempirlo, perché Lilla è davvero vicina al confine belga. Il Galles è una squadra molto forte. Attenzione: non è solo Gareth Bale. Sbaglia chi la pensa così».
L'ESAGERATO POKER DEI DIAVOLI ROSSI, LE FOTO
BATSHUAYI, GOL E CAPRIOLA - LE FOTO