Napoli, Sarri non parla, Mertens: «La testa è già alla Roma»

Il vice del tecnico partenopeo, Francesco Calzona: «Il turnover ha funzionato e siamo contentissimi dei record, ci conferma che abbiamo un attacco fortissimo. Mertens? È forte, si è ripreso dopo l'infortunio, ci sarà utile».
SARRI (ALL.) 7. Il cazziatone rifilato alla squadra dopo Bologna ha funzionato: voleva la reazione rabbiosa e l'ha ottenuta con cinquina. Il suo Napoli griffa il record di gol realizzati nella storia della fase a gruppi di Europa League (22).© LaPresse
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NAPOLI - «Sono contento per i due gol, era una partita in cui volevamo dimostrare che anche la panchina vale». Commenta così la larga vittoria sul Legia Dries Mertens, che ha segnato una doppietta e ha sfiorato il terzo gol con un numero d'alta scuola nello stretto, salvato dal Legia sulla linea. Mertens, tornato dopo uno stop di un mese, ha giocato tutti i 90', dimostrando di essere del tutto recuperato anche se nel finale ha avuto dei crampi. «Dopo il match di Bologna - ha spiegato - volevamo fare una bella partita oggi e l'abbiamo fatto, ora siamo pronti per domenica, sarà una partita importantissima».

PRONTI PER LA ROMA - La testa, come aveva detto Sarri, è ora alla Roma: «Io titolare domenica? La squadra sta facendo bene e dobbiamo essere tutti pronti, il mio obiettivo era fare oggi una buona partita, domenica vedremo, anche la panchina può fare la differenza. I crampi? Non giocavo da quattro settimane...». A fine gara Sarri non ha commentato la partita, lasciando la parola a Francesco Calzona, suo vice: «Il turnover ha funzionato - ha detto - e siamo contentissimi dei record, ci conferma che abbiamo un attacco fortissimo. Peccato per i due gol presi, ci tenevamo ad avere anche la migliore difesa. Mertens? È forte, si è ripreso dopo l'infortunio, ci sarà utile». Anche Sarri si è arrabbiato per il secondo gol preso: «Il mister - spiega El Kaddouri a fine gara - si è arrabbiato un pò per il secondo gol preso. Dopo il quinto gol ci eravamo adagiati e sappiamo che il mister queste cose le odia». «Giocando senza Higuain o Gabbiadini - ha proseguito El Kaddouri - nessuno di noi tre aveva mai fatto la punta, scambiavamo spesso posizione senza dare punti di riferimento e c'era così spazio per i centrocampisti per inserirsi. Ora andremo tutti a cena fuori per festeggiare il compleanno di Higuain».

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