ROMA - «Volevamo provare a chiudere il discorso qualificazione fin da stasera ma non ci potevamo aspettare una vittoria così». Daniele De Rossi analizza il trionfo della sua Roma contro il Villarreal, un 4-0 che spiana la strada al passaggio del turno in Europa League. «Non è stata una partita facile e per alcuni tratti è stata molto equilibrata. Il gol di Emerson e la tripletta di Dzeko devono insegnare a tanti tifosi romanisti che è meglio aspettare prima di esprimere giudizi affrettati. Edin è un campione e non è che i grandi giocatori vengono a Roma e diventano dei brocchi. Lo scorso anno non ha dato il massimo perché la squadra non lo ha aiutato. Lui va coccolato e dobbiamo continuare a coccolarlo. Florenzi? L'ho sentito per primo perché me l'ha detto mio padre (l'allenatore della Primavera, Alberto De Rossi, ndr.). Si stava allenando con lui e ha sentito un forte dolore. Purtroppo ero al compleanno di mia figlia quando è arrivata la notizia ed è calato un velo di tristezza. Queste cose mi fanno sempre male, soprattutto se le vivono degli amici come Florenzi. Per uno che fa questo lavoro è un dramma sportivo incredibile. Gli staremo vicini. Rinnovo con la Roma? Non ci siamo sentiti e non ci sono novità, ancora non mi hanno chiamato in società. Io ho 33 anni e capisco che la Roma ha altre priorità. Fortunatamente a livello personale sto vivendo il momento molto serenamente, senza assilli. Cinque anni fa le squadre più forti d'Europa mi chiamavano perchè ero in scadenza, oggi non mi ha ancora chiamato nessuno né dall'estero né dalla Roma», ha concluso il centrocampista della Roma a Sky Sport.
VILLARREAL-ROMA 0-4: DZEKO IMPERIALE
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