Europa League, Napoli-Lipsia 1-3: Ounas illude, Werner e Bruma stendono gli azzurri

L'algerino porta in vantaggio la squadra di Sarri a inizio ripresa, poi i tedeschi si scatenano e mettono una seria ipoteca sulla qualificazione agli ottavi
Europa League, Napoli-Lipsia 1-3: Ounas illude, Werner e Bruma stendono gli azzurri© Getty Images
Davide Palliggiano
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NAPOLI - Le sensazioni della vigilia si sono puntualmente verificate: l'Europa League al Napoli interessa poco o niente. Al San Paolo il Lipsia vince 3-1 e fa un grosso passo in avanti verso gli ottavi di finale. La squadra di Sarri, dal canto suo, offre la sua peggior prestazione stagionale, frutto anche di un turn over esasperato che ha dimostrato ancora una volta come le riserve, di questo Napoli, non siano minimamente all'altezza dei titolari: non lo sono dal punto di vista tecnico, ma neanche da quello caratteriale, dove a dire la verità, neanche coloro i quali sono stati impiegati più spesso durante la stagione offrono una prestazione minimamente sufficiente. Ounas - alla sua prima rete in azzurro - illude i pochi presenti al San Paolo, Werner (doppietta) e Bruma regalano ai tedeschi una vittoria più che meritata. 

TANTO TURN OVER - Sarri cambia tanto. Regala un turno di riposo a Mario Rui, Jorginho, Allan, Insigne e - inevitabilmente - allo squalificato Mertens. Ounas si rivede dal 1', così come Rog, Maggio e Diawara. In attacco Callejon fa il centravanti, con Zielinski spostato sulla sinistra. In panchina, su 7 giocatori, 2 sono portieri. Il Lipsia si presenta con un classico 4-4-2 con Werner e Poulsen in attacco. Forsberg e Demme, però, partono dalla panchina.

POCO NAPOLI - Il Napoli prova a fare il Napoli, ma gli interpreti in campo non glielo permettono. Il Lipsia riparte bene e con pericolosità e già al 2' mette i brividi a Reina con una gran conclusione al volo di Laimer che impegna il portiere spagnolo. Dall'altro lato Callejon non sfrutta al meglio un erroraccio di Upamecano e permette alla difesa di recupere su Hamsik, destinatario del passaggio in area di rigore. Il gioco della squadra di Sarri non è il solito: Diawara non detta i tempi, Rog è indisciplinato, Hamsik non brilla come al solito e in attacco Ounas non punge. Anche i meccanismi difensivi difettano, tant'è che al 18' Poulsen sfugge al fuorigioco e - per fortuna di Reina - spara a lato da buona posizione. Callejon, sponda azzurra, non fa di meglio e da posizione centrale spara su Gulacsi, che smanaccia in angolo (20').

RISCHIO ROG - I rischi, però, sono dietro l'angolo e il Napoli ringrazia l'arbitro portoghese Soares che giudica regolare un intervento in netto ritardo di Rog su Laimer in area di rigore.

LA PRIMA DI OUNAS - I tedeschi cominiciano bene anche nella ripresa: Werner sfiora il gol con un gran controllo e tiro al volo, ma è il Napoli che passa a sorpresa al 53': Rog vede Ounas, che da posizione defilata indovina un destro che sbatte sul palo e batte Gulacsi firmando così il suo primo gol ufficiale in maglia azzurra. Sarri a questo punto toglie Hamsik e Hysaj per Insigne e Mario Rui, ed è proprio sulla fascia sinistra che il Napoli rischia di più. Poulsen costringe Reina a un mezzo miracolo con il piede destro e poco dopo Keita sfiora il gol del pari con un tiro deviato che termina alto.

PARI WERNER - Sarri si gioca anche la carta Allan (per Ounas), ma il Lipisa è una furia e raggiunge il meritato pari al 61' con Werner, che trova lo spazio tra tre difensori e batte Reina con un destro angolato su assist dalla destra di Kampl.

BRUMA GOL - Insigne ha la palla del vantaggio al 71', ma è bravo Gulacsi a negargli la gioia del gol da pochi passi. Tre minuti dopo il Lipsia passa: Maggio non sale abbastanza e lascia in gioco Poulsen che si invola verso la porta e serve Bruma per la deviazione comoda comoda a porta vuota.

IL 3-1 DI WERNER - Gli azzurri provano a reagire, ma in maniera scriteriata e nel finale prendono anche il terzo gol: lo segna ancora Werner, in contropiede, grazie all'assist del subentrato Forsberg. Il Lipsia espugna così il San Paolo e con 90' d'anticipo il Napoli vede la fine - a meno di miracoli sportivi - del suo percorso stagionale nelle coppe.


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