Inter-Bayer 2-1: Conte in semifinale di Europa League

A Dusseldorf apre Barella, raddoppia Lukaku. Havertz accorcia ma non basta ai tedeschi, la squadra nerazzurra ora aspetta la vincente di Shakhtar-Basilea
Inter-Bayer 2-1: Conte in semifinale di Europa League© EPA
Vladimiro Cotugno
5 min

DUSSELDORF - Era dal Triplete del 2010 che l'Inter non assaporava una semifinale europea, dal 2002 che non la centrava in Europa League: il 2-1 al Bayer Leverkusen in questa edizione fast and furious della coppa permette a Conte di eguagliare e di provare a superare il suo ruolino di marcia continentale da allenatore, fermo ad un'altra semifinale di EL con la Juve contro il Benfica. Continua il sogno nerazzurro di alzare il trofeo già sollevato nel 1991, 1994 e 1998, ora si aspetta la vincente di Shakhtar-Basilea.

Barella, colpo da biliardo. Lukaku, gol record

Conte conferma l'11 che ha battuto il Getafe: D'Ambrosio e Young sugli esterni, Eriksen in panchina, Lautaro davanti con Lukaku, che insegue il record assoluto di nove partite di Europa League consecutive a segno. Il Bayer (che dopo essere sceso dalla Champions ha fatto fuori Porto e Rangers) risponde con Volland centravanti e il talento Havertz con Demirbay e Diaby a supporto. Fase di studio che dura un quarto d'ora, poi passa l'Inter: tacco splendido di Lautaro a liberare Young, assist per Lukaku che si vede respingere il tiro in area, Barella controlla ai sedici metri e con un esterno destro chirurgico infila il portiere. Non è finita, perché l'Inter raddoppia al 21': ancora splendido Lautaro per Barella, conclusione respinta a un metro dalla porta, l'azione prosegue fino a Young che serve Lukaku, di forza il belga protegge il pallone e cadendo è bravo a incrociare infilando Hradecky per la seconda volta, la sua nona consecutiva in Europa.

Lukaku si divora il tris, Havertz lo punisce. Rigore all'Inter tolto col Var

Inter in completo controllo, Brozovic lancia Lukaku in solitaria: il centravanti di Conte ha il colpo del ko sul sinistro ma si fa ipnotizzare dal portiere in uscita. Gol mangiato e gol subito, clamorosamente il Bayer riapre tutto dopo soli altri tre minuti: Havertz è fortunato nel dribbling al limite dell'area, la palla arriva a Volland che gli chiude il triangolo regalandogli il pallone del 2-1 alla prima occasione. Conte si mangia le mani, ancora di più alla mezz'ora quando l'arbitro prima concede il rigore per fallo di mano di Sinkgraven su un dribbling di D'Ambrosio: Lukaku è già sul dischetto ma dopo due minuti di consulto il direttore di gara va all'On Field Review e decide di tornare sui suoi passi: resta il 2-1 e resta fino all'intervallo.

Eriksen e Sanchez, tris Inter sfiorato. Altro rigore tolto

Si riparte senza cambi e con Gagliardini sugli scudi: una sua conclusione finisce addosso a Lukaku e una sua cavalcata di cinquanta metri viene fermata solo all'ultimo in angolo da un disperato intervento dei difensori. Nel mezzo una punizione furba battuta subito da Barella per innescare Lautaro, che preferisce provare l'assist invece di concludere con Hradecky che in tuffo toglie il pallone a Lukaku. Si arriva all'ora di gioco, Moses e Eriksen le carte di Conte, che inserisce anche Sanchez subito dopo (fuori D'Ambrosio, Gagliardini e Lautaro), proprio i due nuovi innesti costruiscono una grande azione col cileno che si vede negare dal portiere il tris appena entrato. Ci prova anche Moses al 77' ma Hradetzky tiene a galla i suoi, che dall'altra parte spaventano Handanovic: cross velenoso di Bailey, né Havertz né Volland arrivano di un soffio sul pallone. Finale con paura per Conte prima per Lukaku - calcione che non lascia troppi strascichi al 9 nerazzurro - e poi per Sanchez, che si tocca il flessore e resta in campo ma con una vistosa fasciatura. Si arriva al recupero con Eriksen steso in area, penalty che nuovamente dopo due minuti viene tolto dal direttore di gara per un tocco di mano fortuito di Barella a terra in area sull'azione. Il Bayer prova l'assalto per il gol che avrebbe il sapore di beffa clamorosa per l'Inter, smaccatamente superiore, ma i sette minuti abbondanti di recupero non cambiano il risultato: la truppa Conte vola in semifinale.

 

 


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