Malagò segreto: «Non convivo con nessuna donna. Dormo con i miei cani»

Il presidente del Coni si racconta: «Non tutti gli uomini necessitano di qualcuna che tutte le sere lo abbracci quando torna a casa»
Malagò segreto: «Non convivo con nessuna donna. Dormo con i miei cani»© ANSA
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ROMA - Il Malagò che non ti aspetti. Il presidente del Coni si racconta in un'intervista a Giancarlo Dotto su Diva e Donna. E, oltre alla sua vita da capo dello sport italiano, ne emerge anche quella più privata, fatta di famiglia, donne e... cani. Sì, perché Malagò rivela che, da quando si è separato dalla sua ex moglie Lucrezia Lante della Rovere, «non ho più convissuto con nessuna donna. Vivo e dormo con i miei cani».

CANI E TATTOO - Un amore quello per i suoi animali molto forte tanto che il presidente del Coni ha deciso di fare il primo tatuaggio a 56 anni che ritrae «Mu, il mio cane morto da poco. Come un figlio. Un dolore che non hai idea».

LE DONNE - Malagò e le donne. Quelle in carriera le sue preferite: «Mi piacciono da morire, anche sessualmente, le donne in carriera». Qualche esempio? «Marissa Mayer, la Ceo di Yahoo. Donna fascinosissima. Anche Elizabeth Holmes, il geniaccio che ha inventato un sistema innovativo e indolore di prelievo sanguigno». Dell'universo femminile, il presidente del Coni ama «l’eleganza, che vuol dire lo stile anche indossando un paio di jeans. Sono un malato dei dettagli. La prima cosa che guardo in una donna sono le scarpe».

LE SUE EX - Più di tre le storie importanti della sua vita e, ci tiene a sottolinearlo, è rimasto «in rapporti strepitosi con tutte le mie ex e questo mi rende felice». Ma, dal divorzio, dorme solo, perché, spiega, «non tutti gli uomini necessitano di qualcuna che tutte le sere lo abbracci quando torna a casa, è una modalità che aiuta a valorizzare la storia e i momenti che condividi con la tua donna». L'attuale è Daniela, che «mi capisce. Sa stare con me. Non è per niente facile».

MONTEZEMOLO - Il tempo di raccontare alcuni rituali domestici, «un calice di bollicine italiane, un Giulio Ferrari per un sigaro cubano dopo cena», i suoi miti sportivi, «Fausto Coppi e Pietro Mennea, Totti da tifoso romanista», le sue origini per metà cubane da parte della madre e un commento su come il suo amico Luca Cordero di Montezemolo sia stato «liquidato» da Sergio Marchionne alla Ferrari: «Si può non essere d’accordo sul modo, ma lo scontro di personalità era molto forte dunque inevitabile».


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