Chapecoense, l'unica donna superstite disperata: «Non ho più soldi»

Ximena Suarez, unica sopravvissuta nell'incidente che ha cancellato quasi tutta la squadra brasiliana, non ha il denaro per la riabilitazione e per mantenere i figli
Chapecoense, l'unica donna superstite disperata: «Non ho più soldi»© REUTERS
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RIO DE JANEIRO (Brasile) - Una brutta storia quella nata dalla triste tragedia della Chapecoense, la squadra brasiliana cancellata in quasi tutti i suoi elementi nel disastro aereo dell'anno scorso nei pressi di Medellin in cui persero la vita 71 persone (su 77 passeggeri). Tra i pochi superstiti di quell'incidente, l'unica donna fu Ximena Suarez, assistente di volo boliviana. La donna, che può certo dirsi "fortunata" rispetto alle dimensioni della tragedia, non sta però vivendo al meglio questo periodo di riabilitazione, come fa sapere Espn. Ximena ha avuto infatti un congedo di otto mesi, si sta sottoponendo a terapie alla schiena e a una caviglia, dovrà subire un intervento chirurgico al naso e anche trattamenti di recupero psicologico, e non ha i soldi per affrontare questo percorso di riabilitazione.

LACRIME NEL RITORNO DELLA CHAPECOENSE

CROWDFUNDING - Ximena non prende lo stipendio da 6 mesi e non ha ancora avuto alcun risarcimento dall'incidente colombiano. La donna nata a Santa Cruz è peraltro anche madre (single) di due bambini di 6 e 2 anni, e non ha denaro per portare avanti il suo recupero psico-fisico. Per questo, i suoi parenti negli Stati Uniti hanno attivato una raccolta fondi online, ma questo le ha anche causato le critiche di molti che l'hanno accusato di approfittare del triste accaduto per non voler tornare a lavoro. Una situazione delicata, che mal si concilia con la doverosa attenzione rivolta al ritorno al calcio giocato della Chapecoense.

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