«Zitto, Gigi»: quando Conte tuonò contro Buffon

Da oggi in libreria “Metodo Conte”: Alciato racconta il ct della Nazionale svelando i grandi segreti dello spogliatoio
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ROMA - «Zitto Gigi, da quella bocca non deve più uscire una parola. Non me lo far ripetere. Proprio da te non me lo sarei mai aspettato. I premi... Ma pensa te, ’sti stronzi...». Gigi può essere uno solo, Gigi Buffon, il capitano. E la voce che gli urla contro negli spogliatoi di Vinovo, a ben pensarci, può avere un timbro solo, riconoscibilissimo, quello di Antonio Conte. E’ il 17 maggio 2014, la Juve ha già vinto il terzo scudetto di fila (che poi sarà l’ultimo dell’era Conte), nei corridoi si discutere di alcuni dettagli sui premi mentre il tecnico bianconero ha in mente una sola cosa: vincere anche l’ultima partita con il Cagliari e superare quota 100 punti. Ci sono tanti modi per raccontare un personaggio complesso e carismatico come Antonio Conte. Alessandro Alciato, inviato di Sky che lo ha seguito prima nei suoi anni alla Juve e poi in Nazionale, lo ha fatto dalla prospettiva più privata e sacra che possa esserci nel calcio: dallo spogliatoio. Perché è lì, in quel luogo inaccessibile (o quasi...), che un allenatore come lui costruisce i successi. “Metodo Conte”, appunto: un racconto, pubblicato da Vallardi e da oggi in libreria, che svela segreti e retroscena dei suoi anni in bianconero e in azzurro.

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