Under 21, Di Biagio: «Andorra? Vietato sottovalutare l'avversario»

Il ct azzurro dell'U21: «Hanno cambiato allenatore e hanno cambiato modo di giocare, ma penso che al di là dell'Andorra il problema siamo noi»
Under 21, Di Biagio: «Andorra? Vietato sottovalutare l'avversario»© LaPresse/Spada
2 min

LA SPEZIA - Sette certezze, quattro cambi e un richiamo a non sottovalutare l'impegno. Luigi Di Biagio predica concentrazione alla vigilia della sfida a Andorra, fanalino di coda del girone per le qualificazioni agli Europei Under 21 del 2017. Il match è in programma domani alle 18.30 allo stadio Picco di La Spezia: all'Italia, dopo il sofferto pari contro la Serbia, bastano quattro punti nelle ultime due gare del girone per garantirsi la qualificazione, ma potrebbero bastarne tre se la Serbia non vincesse contro l'Irlanda.

Il selezionatore, prima della seduta a porte chiuse, fa il punto. «Hanno cambiato allenatore e hanno cambiato modo di giocare, ma penso che al di là dell'Andorra il problema siamo noi: se daremo ritmo e giocheremo come c'è riuscito spesso in questi due anni, non ci dovrebbero essere problemi. Quindi dovremo aggredire l'avversario fin dal primo minuto, sperando di non ripetere il primo tempo di Andorra», quando la partita era ferma sullo 0-0.

Top secret la formazione: rispetto alla sfida con la Serbia, nel 4-4-2 di Di Biagio, Calabria potrebbe rilevare Murru in difesa, mentre in mediana, con Mazzitelli acciaccato, ai confermati Verre e Cataldi potrebbero aggiungersi gli esterni Di Francesco, figlio dell'allenatore del Sassuolo, e Ricci. In avanti, accanto a Cerri possibile la presenza di Monachello. «Una mezza giornata di recupero in più o in meno è importante, soprattutto con chi ha meno minutaggio e ha bisogno di recuperare un po'. Qualcuno non si allenerà, Mazzitelli ha un problema all'alluce, domattina vedremo se potrà essere disponibile. Nella mia testa posso avere per l'11 titolare, sette otto certezze, gli altri li cambierò per le sensazioni che avrò nel pregara. Al di là della strategia, alla base di tutto deve esserci la volontà di dare ritmo alla gara, perchè possiamo preparare quello che vogliamo, ma se non si arriva prima degli altri sulla palla diventa tutto più difficile, come è successo con la Serbia. Bisogna avere un piglio diverso». Andorra è reduce dalla sconfitta esterna contro la Lituania, e potrebbe scendere in campo col 4-4-2. All'andata, il 29 marzo, finì 1 a 0 per gli azzurrini: gara sofferta, risolta da un gol nella ripresa di Cerri. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA