Italia, Buffon: «Intanto pensiamo a vincere»

In conferenza stampa il portiere e capitano della nazionale non ha snobbato il match di domani sera contro il Liechtenstein. «Servono i tre punti, ma mi piacerebbe anche non subire gol. Brutte figure vietate: sarebbero dannose per la crescita del gruppo»
Italia, Buffon: «Intanto pensiamo a vincere»© EPA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO A VADUZ - Gigi Buffon non si fida. Contro le Far Per la sua Italia ha spesso sofferto e non vuole che anche domani sera contro il Liechtenstein i tre punti arrivino dovendo stringere i denti.

Buffon, una trasferta come questa può essere considerata una piccola trappola?
Sono passato due volte dalle Far Oer e abbiamo vinto 2-1 e 1-0 con brividi finali. Intanto firmerei per vincere. Speriamo di fare una bella gara. Mi auguro poi che non subiremo gol: sarebbe importante per una squadra come la nostra che ha molti giovani. Il pallottoliere non è affar mio: devi giocare la partita, interpretarla bene e poi si vedrà quale sarà il risultato finale.

LE PAROLE DI VENTURA

E’ il ruolo del portiere il più difficile in partite così?
Sono partite complicate perché anche se sulla carta partiamo da favoriti perché individualmente siamo più forti di loro, se non hai l’umiltà e la cattiveria quando sei chiamato in causa fai delle brutte figure. E questo non me lo posso permettere, anzi non ce lo possiamo permettere, perché stiamo attraversando un percorso di crescita che non vogliamo interrompere.

E’ vicino alle 1.000 partite tra club e nazionale. Cosa vuol dire per lei questo traguardo?
Sono quasi a mille e non me ne mancano altre 1.000 alla fine della mia carriera. Se ci arrivo come sembra sarà un piacere. Quanto a volume e minuti spesi sul campo sono tanti: sono sinonimo di fortuna e anche di una certa professionalità perché se non hai quella, 1.000 partite non riesci a giocarle.


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