Ventura: «Reduce da qualcosa di più grande di me, ho pagato in modo violento»

L'ex ct azzurro ha voglia di ripartire con un club: «Alle mie società ho fatto anche guadagnare un sacco di soldi»
Ventura: «Reduce da qualcosa di più grande di me, ho pagato in modo violento»© ANSA
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ROMA - «Sono reduce da qualcosa che era più grande di me, e ho pagato in modo violento». Giampiero Ventura si è recato a Sarezzano, paese natale del padre in provincia di Alessandria, per ritirare il premio come «Sarezzanese illustre» e il quotidiano "Repubblica" riporta alcune frasi dell'ex ct che rivela la sua sete di rivalsa dopo il fallimento in azzurro: «Ho una voglia feroce di ripartire dopo 35 anni di lavoro e risultati - ha detto l'ex ct azzurro -. Alle mie società ho fatto anche guadagnare un sacco di soldi. Mio padre mi ha insegnato che non si molla mai, e tre mesi non possono cancellare 35 anni. Con la nazionale eravamo imbattuti, primi in classifica, dopo la Spagna è precipitato tutto però il resto se permettete rimane. Ora devo e voglio dare risposte e da qui ricomincio, senza certezze ma con qualche presunzione. Nello sport non perde mai una persona soltanto: un giorno, per quanto mi riguarda, tutto sarà chiaro e si capirà meglio».


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