Italia, Bonucci: «Che onore la fascia di capitano»

Il difensore del Milan: «Un onore. Sono pronto, è una responsabilità importante»
Italia, Bonucci: «Che onore la fascia di capitano»© Getty Images
Andrea Ramazzotti
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SAN GALLO - Il dopo Buffon inizia con la fascia al braccio di Leonardo Bonucci, pronto e onorato di fronte a questa sfida.

Bonucci, che effetto le fa essere ultimo reduce dei senatori?
Ho una responsabilità importante perché sono il più vecchio e devo dare esempio a tutto. Uno su tutti Mario che ho trovato cambiato e molto maturo. Da parte di tutti c’è stata voglia, partecipazione e desiderio di far bene.

Quanto le peserà la fascia da capitano? Pesa più che al Milan?
E’ una responsabilità in più, ma un peso che porto con gioia e onore. E’ il sogno di tanti bambini essere capotano dell’Italia. Voglio essere all’altezza della situazione, essere da esempio per gli italiani e per i giovani. L’ho fatto e lo farò anche con il Milan.

Cosa prova a ritrovare l’allenatore che l’ha fatto esordire in A?
E’ un grande piacere ritrovarlo perché mi ha lanciato in prima squadra quando non giocavo sempre neppure nella Primavera. E’ stato un bell’inizio. Sia ritrovare lui sia Fausto Salsano. Mi faceva sgroppare sulla fascia destra e l’ho ritrovato con lo stesso entusiasmo, la stessa partecipazione durante gli allenamenti.

Non vedere Buffon in Nazionale che sensazioni le dà?
E’ strano non vedere Buffon e De Rossi. E’ ovvio che questo toccherà a ognuno di noi perché diventiamo grandi e vecchi. Il calcio è una ruota e prima o poi bisogna dire basta con questa carriera. Un po’ mi ha toccato non ritrovare tanti compagni e amici perché con alcuni di loro il rapporto va oltre il calcio. Da alcuni di loro ho imparato tanto e spero di dare qualcosa anche io agli altri. La fascia a Gigi se continua la rido volentieri. C’è il criterio delle presenze in Nazionale per assegnare la fascia. Deciderà l’allenatore se convocarlo: Gigi è un valore aggiunto da sempre e se viene darà una grande mano dentro e fuori dal campo come sempre.

Domani raggiunge Scirea. Che effetto le fa?
Giocando domani sera raggiungo due leggende come Nesta e Scirea e basta nominarli per capire la loro grande. Io di fronte a loro mi sento in imbarazzo perché sono due totem della nostra storia calcistica. Spero di raggiungere un altro traguardo importante tra qualche anno.


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