Bonucci: «Italia fuori dal Mondiale? Macchia che non si cancellerà mai»

Il difensore azzurro: «A giugno e luglio ho visto a malapena due partite. Ora ripartiamo»
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MILANO - "Sarebbe stato bello vivere il Mondiale con tanti giovani pronti a portare l'entusiasmo con sé nella valigia. Ora è inutile rivangare il passato, l'importante è ripartire come abbiamo fatto sul campo con Mancini, e deve avvenire anche nel resto, fuori dal campo: speriamo che adesso il presidente Gravina faccia un grande passo da questo punto di vista". Così Leonardo Bonucci, in un'intervista a Eleven Sports, realizzata nei giorni scorsi e pubblicata a poche ore dall' impegno degli azzurri a San Siro con il Portogallo, a un anno dall'esclusione dal Mondiale.

"Come l'ho vissuta? Male, è un neo che non si cancellerà mai dalla carriera di un giocatore. Non andare al Mondiale per la nazionale italiana è veramente qualcosa di catastrofico, io l'ho vissuto in questa maniera. Nei mesi di giugno e luglio ho visto a malapena due partite. Perché so cosa trasmette un Mondiale avendone giocati due, so cosa trasmette una competizione internazionale avendone già 4-5 sulle spalle", ha spiegato il difensore della Juventus, che martedì sarà impegnato con l'Italia nell'amichevole contro gli Stati Uniti a Genk, in Belgio. "Ci sarà una bella atmosfera, è sempre particolare andare all'estero e trovare tanti connazionali che non vedono l'ora di vederci - ha detto Bonucci -. Spero di poter aiutare la Nazionale alla vittoria per dedicarla ai nostri connazionali che vivono fuori e non aspettano altro che questi momenti per rivivere la magia della maglia azzurra".


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