Mancini: «Voglio un'Italia che giochi sempre»

Anche nell'amichevole contro gli Stati Uniti di domani il ct vuole che la squadra dia il massimo e su Immobile ha spiegato: «Bocciato? No l'ho rimandato a casa per fare un favore alla Lazio. Chiamerò anche Meret perché voglio vederlo»
Mancini: «Voglio un'Italia che giochi sempre»© Getty Images
Andrea Ramazzotti
5 min

GENK - Roberto Mancini dà fiducia alla sua Italia, si aspetta che continui a esprimere il calcio mostrato anche con il Portogallo e dà fiducia ai giovani che con ogni probabilità esordiranno.

Mancini, chi giocherà?
Se i giocatori che hanno giocato sabato stanno bene, giocheranno tutti. Più entreranno gli altri per sostituire chi è andato via.

Come è arrivato alla bella Italia vista sabato?
Aspettavamo di avere tutti i giocatori che nelle prime convocazioni non c’erano perché Verratti per esempio lo abbiamo avuto contro l’Ucraina e la Polonia. All’inizio abbiamo provato, anche con l’Argentina, e adesso siamo stati bravi. Siamo più avanti di quello che pensavo, ma c’è bisogno ancora di tempo.

Tonali e Sensi li vedremo domani?
Siamo curiosi anche noi di vederli in una partita con giocatori più esperti. E’ probabile che abbiano un’occasione.

Come pensa di risolvere il problema del gol?
E’ un problema perché se non fai gol non vinci, ma tra Ucraina, Polonia e Portogallo abbiamo creato 20 palle gol. E’ un problema anche di fortuna. Deve girare le ruota, ma i gol là davanti li sanno fare e li faranno.

Immobile è tornato a casa. Pensa a un giocatore diverso lì davanti? A uno con caratteristiche diverse?
Se andremo con il centravanti classico, penso che partirà Lasagna dall’inizio.

Alla luce delle ultime due partite di Nations League, si è pentito di qualche esperimento fatto per esempio all’andata, in Portogallo?
Noi venivamo da un momento un po’ così e dovevamo dare a dei ragazzi la possibilità di giocare in partite importanti come quella contro il Portogallo. Abbiamo dimostrato che l’Italia può essere all’altezza delle altre.

Cosa chiederà alla squadra domani?
Una squadra molto propositiva che attacchi. Giocheranno quelli che hanno giocato meno e vorranno mettersi in mostra. Ci sarà un momento in cui farò le scelte e chi è qui e vuole rimanerci, deve darsi da fare. Mi aspetto che la squadra continui a giocare.

Rivede nei giovani l’emozione che aveva lei quando ha esordito giovanissimo in azzurro?
In Nazionale coroni il sogno che hai da bambino e allenarsi con giocatori che hanno vinto tutto è bello. Arrivare in Nazionale è bello e un po’ di emozione la senti come è normale. Poi però in nazionale devi rimanerci e per riuscirci devi giocare bene.

Chi giocherà in porta? Da qui all’Europeo possono cambiare le gerarchie?
Domani gioca Sirigu perché è giusto che sia così. Merita di giocare e ci fa piacere che giochi lui. Appena sta bene vorremmo chiamare Meret perché ne parlano tutti bene. Donnarumma ha sempre fatto bene con noi e ha un futuro, ma sono bravi anche gli altri, compreso Perin che non è qui perché è infortunato. Tra i pali non abbiamo problemi.

Chi giocherà al posto di Jorginho?
Quella di Barella è un opzione oppure mettere dentro uno tra Sensi e Tonali. Verratti continua a fare l’interno anche se può giocare pure davanti alla difesa.

Che squadra sarà gli Stati Uniti?
Gli Stati Uniti è una squadra giovane, che ha cambiato molto rispetto alla mancata convocazione al Mondiale. Molti di loro giocano in Europa e hanno Pulisic che gioca al Borussia Dortmund e molti giovani: giocano 4-4-2 o 4-3-3 e non sarà una partita facile perché loro giocano anche se non hanno molti elementi esperti.

Tonali è più mezzala o più regista davanti alla difesa? Sensi come lo vede?
Sensi nasce play e poi si è spostato a fare l’interno. Tonali sta giocando da play, ma ha le qualità per fare l’interno. Entrambi possono giocare in entrambe le posizioni.

Immobile, rimandato a casa, è stato bocciato?
Sono contento di Ciro perché ha fatto una bella partita contro il Portogallo. E’ capitato in una giornata sfortunata ed è andato a casa perché volevamo fare un favore alle società che giocano ogni tre giorni. Abbiamo fatto un sacrificio per fare un favore alle squadre.

I complimenti di Fernando Santos le hanno fatto piacere?
Ci hanno fatto piacere, ma ci avrebbe fatto più piacere vincere.


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