Sturaro si pente: «Mi scuso». Ma poi attacca i media

Il centrocampista dell'Under 21 dopo l'espulsione con la Svezia: «Forse non sono degno della maglia azzurra. Le critiche? La gente parla troppo»
Alberto Ghiacci
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OLOMOUC (REPUBBLICA CECA) - Non finisce il nervosismo di Stefano Sturaro. Evidentemente il giorno dopo essere stato espulso contro la Svezia nell'esordio dell'Italia Under 21 alla fase finale dell'Europeo, la rabbia non è ancora passata. Il centrocampista della Juve si presenta volontariamente alla conferenza stampa già fissata da tempo e ce l'ha soprattutto con la stampa, rea - secondo lui - di averlo preso di mira come unico responsabile del ko inatteso (in vantaggio e in superiorità numerica...) della nostra Under. Ha scelto di scusarsi, ma - evidentemente - non trova il modo giusto. Inizia a parlare spontaneamente, senza rispondere ad alcuna domanda: «Chiedo scusa ai miei compagni, come ho fatto già ieri sera, ho scelto di venire qui per farlo pubblicamente. E chiedo scusa a tutti i componenti della federazione che sono qui in Repubblica Ceca. Quello che ho fatto è inaccettabile e probabilmente non merito di indossare questa maglia e di essere compagno di questi ragazzi. Ho dato un grosso contributo alla sconfitta di ieri».

LE ACCUSE - Poi, però, va oltre: «Tanti giornalisti mi hanno accusato, chi era qui e chi non c'era. Hanno fatto passare tutte le colpe su di me e questo lo accetto, so dell'importanza che ho per questa squadra e so pure quanto posso dare, voi non c'entrate niente, ma tanto di voi non mi frega niente». A questo punto il caos. Un giornalista di RadioRai chiede: «Scusi Sturaro, ma quando dice voi ce l'ha con i giornalisti o con i tanti italiani che hanno visto la partita in tv e che stamattina hanno letto i giornali?». E Sturaro, ahilui, non si è fermato: «La gente da fuori parla troppo, non sa quello che si prova in campo, le tensioni, le emozioni. Il resto sono parole, chiacchiere che mi scivolano addosso. E a voi non devo spiegare nulla e delle vostre critiche non mi frega niente», dice evidentemente nervoso per come i media hanno trattato la sua prestazione contro la Svezia, chiusa con un rosso per reazione violenta su Ishak. Poi Sturaro ha salutato ed è andato via. Si scatena un putiferio, perché gli addetti ai rapporti con la stampa hanno compreso che la storia stava prendendo una brutta piega. E allora il centrocampista è tornato dopo dieci minuti, ancora davanti ai microfoni e ai taccuini: «Quando dico che non merito questa maglia vuol dire che mi scuso con chiunque ne faccia parte, quindi anche tutti i tifosi italiani. Ripeto che non me ne frega niente delle vostre critiche, non mi importa di ciò che scrivono i giornalisti ma dei tifosi mi importa tantissimo. Ho fatto una cazzata, lo ammetto, ma mi sembra eccessivo dire che si è perso per colpa del mio rosso. Sono stato espulso a dieci dalla fine... Sono caduto in un provocazione, mi sono stupito di me stesso, mi è si è chiusa la vena».


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