Il Taranto gioca la carta serie C

Rebus sui ripescaggi: il Viterbo aspetta il sì di Camilli, Albinoleffe alla finestra, Reggina e Paganese non si arrendono
Il Taranto gioca la carta serie C
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ROMA - Nove posti liberi nel campionato di Lega Pro che a breve potrebbe cambiare denominazione tornando a chiamarsi serie C. Posti che fanno gola a parecchie società sparse in Italia. Il Taranto non si è nascosto ma in casa jonica si cercano rinforzi freschi all'interno della società. La fondazione Taras detiene il 97% delle quote però la cordata Castria (o altri) sarà fondamentale per mettere mano al portafoglio e quindi presentare la domanda di ripescaggio tra i professionisti. La Viterbese attende il sì della famiglia Camilli che è uscita di scena a Grosseto. L'Albinoleffe ci pensa ma prima deve risolvere il nodo legato al canone dello stadio. Non si arrendono Paganese e Reggina, di fatto già estromesse. 


COSTI ELEVATI - Ci vogliono cifre importanti per presentare la domanda di ripescaggio. Si parte con 500mila a fondo perduto, poi altri 400mila euro di fideiussione bancaria. Infine, va onorata l'iscrizione al campionato con altri 50mila euro. Come deadline il 27 luglio, ore 19.


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