Mondiale per Club, il Barcellona spazza via il River Plate e si aggiudica la terza corona iridata

Vittoria senza discussione per i blaugrana, che trascinati dal tridente delle meraviglie nuovamente al completo, chiude in bellezza la sua straordinaria stagione festeggiando il quinto trofeo.
Mondiale per Club, il Barcellona spazza via il River Plate e si aggiudica la terza corona iridata© EPA
Andrea De Pauli
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YOKOHAMA. È festa piena per il Barcellona, che nella finalissima del Mondiale per Club con il River Plate replica il 3-0 già imposto al Guangzhou nel debutto del torneo. Sblocca, nel primo tempo, il solito Leo Messi. Nella ripresa, due volte a segno Luis Suarez, alla 24º rete in altrettante esibizioni stagionali. Il Pistolero uruguaiano si aggiudica con merito il Pallone d’Oro come miglior giocatore del torneo. 26º titolo, nel nuovo millennio, per il club catalano.

TRIDENTE AL COMPLETO - Formazione tipo per il Barça, che si presenta all’International Stadium con il tridente delle meraviglie al completo. Accanto a Luis Suarez, reduce dalla tripletta che ha abbattuto i campioni d’Asia in semifinale, ricompaiono, infatti, gli attesissimi Messi e Neymar. Nessuno sconto neppure in porta, dove si piazza ancora il titolare liguero Claudio Bravo e non l’estremo difensore di coppe Ter Stegen. Marcelo Gallardo, come previsto, ripresenta la squadra che ha eliminato con qualche fatica di troppo il Sanfrecce Hiroschima, ad eccezione del deludente fantasista Pisculichi, sostituito dalla exmeteora milanista Viudez.

TRE SU TRE - Come c’era da aspettarsi, fin dai primi scampoli, sono i blaugrana a fare la partita, con i millonarios che con le buone e, soprattutto, con le cattive, provano a impedire in partenza la manovra catalana con pressione alta e adozione del fallo scientifico. L’iraniano Alireza Faghani, inizialmente cerca di far giocare, ma già dopo una decina di minuti si vede costretto a sventolare il primo cartellino davanti al naso del futuro colchonero Kranavitter. Un istante dopo, ecco la prima fiammata di Messi, che servito a centro area da Iniesta, gira all’improvviso trovando la grande risposta di Borovero. Applausi dei ventimila habitué del Monumental di Buenos Aires giunti in Giappone per l’appuntamento con la storia. La seconda palla gol del Barça arriva a metà frazione, con una complicata volée di Dani Alves controllata dal reattivo portiere argentino. I detentori della Coppa Libertadores rispondono con due tiri dalla lunga distanza di Rodrigo Mora e Alario, bloccati dall’attento Claudio Bravo. Sul fronte opposto, il più pericoloso è sempre il genio di Rosario, che sfiora il vantaggio con un’insidiosa punizione. Festeggiamenti rimandati al 36’, quando una torre di Neymar su cambio di gioco di Dani Alves trova, nei pressi del dischetto, la Pulce che controlla tra petto e braccio in mezzo a Maidana e Balanta, prima di sorprendere Barovero con un astuto tocco d’esterno sinistro. 3ª finale su 3 a segno per Leo, che raggiunge a quota 5 gol il recordman del Mondiale per club, Cesar Delgado. Proprio all’ultima giocata della prima frazione, poi, Luis Suarez, servito dallo scatenato Messi, si divora il possibile raddoppio.

LA QUINTA MERAVIGLIA - Ad inizio ripresa, il River si ripresenta con l’ex Porto e Marsiglia, Lucho Gonzalez, per il ruvido Ponzio e con Gonzalo Martinez per un impalpabile Rodrigo Mora. A trovare ancora il gol, però, è Luis Suarez, che lanciato in area da un’illuminazione di Sergio Busquets, sta volta infila Barovero. Il raddoppio taglia le gambe ai sudamericani, che concedono, nel giro di pochi minuti, altre due ghiotte occasioni a Messi e un’altra allo stesso Suarez, che fallisce nuovamente solo davanti al portiere avversario. Il tris è nell’aria e lo realizza proprio l’ex Liverpool, che completa la sua doppietta al 23’, con un’imperioso stacco aereo su centro di Neymar. E sono 5 i gol nel Mundialito anche per il centravanti charrúa, che ha messo insieme la sua intera collezione nel giro di quattro giorni. Nel finale, un po’ di gloria anche per Claudio Bravo, che alza sopra la traversa una capocciata di Alario e devia sul palo una fucilata di Gonzalo Martinez. Si chiude con tutto il Barça impegnato a favorire il possibile gol di Neymar, che però non arriva. Successo strameritato per i Campioni d’Europa. Nella finale di consolazione, vincono i padroni di casa del Sanfrecce Hiroshima, che battono per 2-1 il Guangzhou. Decide la doppietta di Douglas, che ribalta il vantaggio iniziale firmato da Paulinho.

@andydepauli

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