CR7 trascina il Real Madrid sulla cima del Mondo

Una tripletta del quattro volte Pallone d'Oro regala il quinto titolo iridato ai campioni d'Europa. Successo soffertissimo per i blancos, costretti ai supplementari dall'orgoglioso Kashima Antlers
CR7 trascina il Real Madrid sulla cima del Mondo© Getty Images
Andrea De Pauli
6 min

YOKOHAMA (GIAPPONE) - Il Real Madrid sale per la 5ª volta sulla cima del mondo, aggiungendo alle 3 Coppe Intercontinentali del 1960, 1998 e 2002, il secondo Mondiale per Club dopo quello conquistato da Carletto Ancelotti nel 2014. Quanta fatica, però, per i blancos, costretti ai supplementari dai caparbi campioni d’Asia del Kashima Antlers e dalla doppietta dell’ispirato Shibasaki, che intervalla le reti siglate dalle merengue nei novanta minuti di prammatica da Benzema e Cristiano Ronaldo. Il quattro volte Pallone d’Oro, poi, si erge a gran protagonista con altri due gol nell’appendice extra. 23º titolo internazionale per il Real, che così completa in questo 2016 il triplete Champions, Supercoppa europea e, appunto, Mundialito. E la strisca record di gare senza conoscere la parola sconfitta si allunga a 37 partite per i ragazzi di Zidane.

GLI SCHIERAMENTI - Un’unica, ma sostanziale novità nell’undici merengue rispetto alla formazione schierata giovedì scorso, in occasione della semifinale con i messicani dell’America: riappare, infatti, capitan Sergio Ramos, che si piazza nel cuore della difesa accanto al confermatissimo Varane, con Carvajal e Marcelo larghi sulle fasce. Qualche metro più avanti, tutto nella norma, con Casemiro sulla mediana e Modric e Kroos interni. Largo a destra, il vice Bale, Lucas Vazquez, mentre il peso dell’attacco è equamente spartito tra Benzema e Cristiano Ronaldo, che spesso e volentieri s’interscambiano di posizione. Il tecnico nipponico Masatada Ishii risponde con un dinamico 4-4-2, al servizio dei due bomber Shoma e Mu, grandi protagonisti insieme all’ala destra Endo dell’esaltante cavalcata che ha permesso ai giapponesi di superare, via via, i neozelandesi dell’Auckland City, i sudafricani del Mamelodi Sundowns e i colombiani dell’Atletico Nacional per approdare alla finalissima. Nessun campione d’Asia c’era mai riuscito.

BOTTA E RISPOSTA - Ne viene fuori una gara giocata anche fin troppo a viso aperto, con due squadre lunghissime, che non badano troppo alle distanze tra le linee e che danno vita, inevitabilmente, a continui cambi di fronte. Gli scettici che immaginano una partita dall’esito scontato sembrano trovare subito conferme alle loro previsioni, quando Benzema, poco prima dello scoccare del 10’, insacca il vantaggio blanco ribattendo nella porta sguarnita una difettosa respinta dell’estremo difensore Hitoshi Sogahata su una botta dalla distanza di Luka Modric. Il Real, però, si dimostra poco cinico e accetta lo scontro a viso aperto, vivacizzato da un alternarsi di occasioni. Ci provano, così, da una parte Ogasawara ed Endo e dall’altra Lucas Vazquez e l’anarchico Modric. Si giunge, così, allo scadere della prima frazione e al colpo di scena del pareggio di Shibasaki, che approfittando di un mezzo svarione di Varane insacca con un tagliente diagonale mancino. Celebrazione più che moderata per il numero 10 giapponese.

EQUILIBRIO - Incassato l’inaspettato affronto, il Real torna in campo deciso a fare sul serio, ma all’8’ della ripresa, l’irrispettoso Shibasaki si conferma giocatore di gran talento, inventandosi una funambolica giocata sulla trequarti, che si conclude con un velenoso sinistro dal limite che non lascia scampo a Keylor Navas. L’incredibile vantaggio fa venire giù l’International Stadium di Yokohama, ma l’euforia dura poco. Cinque minuti dopo, infatti, un’ingenua entrata di Yamamoto su Lucas Vazquez obbliga il direttore di gara zambiano, Janny Sikazwe, a sanzionare il calcio di rigore per i blancos. Sul dischetto si presenta l’implacabile Cristiano Ronaldo, che incrocia un potente destro che non lascia scampo allo sconsolato Sogahata. Appresa la lezione il Real, schiaccia sull’acceleratore e, nel giro di pochi minuti, sfiora subito due volte il controsorpasso con il ridestato CR7 e con Sergio Ramos, per poi vedersi annullare per un sacrosanto fuorigioco un gol del fuoriclasse di Madeira, che poi alza di poco la capocciata vincente. Allo scadere, però tocca a Keylor Navas evitare la terribile beffa, togliendo dall’incrocio una fucilata del subentrato Fabricio, in un finale in cui è il Kashima a crederci di più.

DECIDE CR7 - Per assegnare la corona iridata, così, tocca arrivare all’appendice dei supplementari, in cui si erge su tutti l’uomo più atteso, il fresco Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, che all’8’ del primo tempo, servito dal socio Benzema, trova il 3-2 con un rasoterra incrociato. Zidane respira di sollievo ma, tre minuti dopo, è colto da un nuovo sussulto, quando un colpo di testa di Yuma coglie in pieno la traversa. A tranquillizzarlo definitivamente il man of the match CR7, che al quarto d’ora completa la sua tripletta con una fucilata da centro area. Real per la quinta volta in cima al Mondo. Per la cronaca, terzo posto nel torneo per l’Atletico Nacional, che dopo aver concluso la finalina sul 2-2 contro l’America, s’impone ai calci di rigore.

@andydepauli

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