Mondiali, invasione del "Falco" con maglia per Ciro Esposito ma scoppia la polemica

Un invasore italiano, Mario Ferri, è entrato in campo ai Mondiali durante l'ottavo di finale fra Belgio e Usa
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PESCARA - "C'era una scritta sulla maglia, 'Save the favelas children' e 'Ciro vive', dedicata al popolo brasiliano che soffre e alla scomparsa prematura di un bravo ragazzo innocente". Così recita l'sms inviato ad un cronista dell'Ansa da Mario Ferri, alias 'il Falco', che ha invaso il campo al 16' di Belgio-Stati Uniti, ottavo di finale del mondiale di calcio in corso a Salvador. "Forse mi stanno arrestando", aggiunge l'invasore, raggiunto telefonicamente.

Abruzzese, di Montesilvano (Pescara), 26 anni, Falco, famoso per le sue incursioni durante le partite sia in Italia che all'estero - in alcuni casi è stato anche arrestato -, ha invaso il campo con la solita maglietta di superman. La novità stavolta erano le due scritte, una delle quali pensata per ricordare in mondovisione Ciro Esposito, il tifoso del Napoli rimasto vittima degli incidenti avvenuti prima della finale di Coppa Italia, lo scorso 3 maggio a Roma. Raggiunto telefonicamente dall'Ansa, Ferri spiega di essere "circondato da 30 o 40 persone, tra cui un italiano della Fifa che sta cercando di difendermi. Mi hanno detto che ho commesso due reati - aggiunge l'invasore - Sono entrato allo stadio come fotografo e avevo un pass. Sono in Brasile per occuparmi di un reportage per un giornale e ne ho approfittato per fare l'invasione", conclude rapidamente prima di dover riagganciare. 
 
LA POLEMICA - Il giorno dopo, però, è scoppiata la polemica. Mario Ferri, infatti, si è introdotto nello stadio a bordo di una carrozzella, fingendo di essersi rotto una gamba. In questo modo l'italiano ha conquistato il settore riservato a invalidi e disabili. E da lì è sceso sul terreno di gioco.

ESPULSO DAL BRASILE 
- Mario Ferri, l'italiano che si è finto disabile ed ha invaso ieri il campo dell'Arena Fonte Nova di Salvador durante Belgio-Stati Uniti, è stato espulso dal Brasile. La polizia federale, dopo averlo schedato, gli ha imposto di lasciare il paese sudamericano entro tre giorni. Se Ferri non dovesse ottemperare, sarà arrestato e deportato, ha informato la polizia federale.

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