Dagli ottavi in poi, la Colombia era la squadra con più tifosi italiani, tifosi del Napoli, della Fiorentina, dell’Atalanta, dell’Inter, del Milan, del Cagliari riuniti per Zuniga, Cuadrado, Yepes (un leone), Guarin, Zapata e Ibarbo, per una nazionale che ha fatto un grande Mondiale. A Fortaleza ha vinto la squadra più forte, il Brasile, e ha perso la squadra più bella, più scintillante, quella con più qualità offensiva, la Colombia.
E’ stata la partita giocata con più velocità di tutto il Mondiale. Se ripensiamo alle gare dell’Italia contro la Costa Rica e l’Uruguay ci sentiamo fortunati a non aver incontrato la Colombia. Ci avrebbe travolto con la corsa, il ritmo, l’intensità e la velocità. E col gioco.
Mettendo insieme le due gare di ieri, troviamo due aspetti in comune e non casuali. Germania e Brasile hanno segnato tre gol con tre calci piazzati e li hanno segnati tre difensori centrali, Hummels, Thiago Silva e David Luiz con una punizione stratosferica. In campo c’erano Klose, Muller, Kroos, Benzema, Valbuena, Neymar, Hulk, Oscar e Cuadrado, ma in gol sono andati dei difensori. Li seguono meno e quelli lasciano il segno. E, per rifinire il concetto, anche la quarta rete della giornata è stata realizzata con un tiro piazzato, un rigore, stavolta però firmato da uno dei più grandi attaccanti del mondo, non a caso capocannoniere di questo Mondiale, James Rodriguez.