Mondiali 2014, Argentina in semifinale con una magia di Higuain

L'Albiceleste torna tra le migliori 4 al mondo dopo 24 anni. Basta un gol dell'attaccante del Napoli all'8'. Inutile l'arrembaggio finale degli uomini di Wilmots. Ora i sudamericani se la vedranno contro l'Olanda
Mondiali 2014, Argentina in semifinale con una magia di Higuain© Getty Images
Francesco Tanilli
8 min
BRASILIA (BRASILE) - L'Argentina torna in una semifinale Mondiale dopo 24 anni. Tanto è passato dal 1990 quando Maradona e compagni sconfissero la Jugoslavia a Firenze ai calci di rigore. Oggi niente tiri dal dischetto, ma solo un grande Higuain che con un gol all'8' ha permsso ai sudamericani di entrare fra le migliori 4 nazionali al mondo battendo il Belgio per 1-0. Una rete, quella dell'argentino del Napoli, che interrompe una pausa durata 528' con la maglia della Albiceleste e che, soprattutto, sblocca uno dei più grandi bomber della rassegna iridata (fino ad ora rimasto a secco) proprio nel momento più importante. Per il Belgio il grande rammarico di non averci provato abbastanza, ma anche la consapevolezza di essersi trovato di fronte una delle squadre più solide in circolazione. Troppa classe, troppo talento per l'Argentina che conferma di essere irraggiungibile quando va in vantaggio: 38 vittorie ai Mondiali, su altrettante partite, quando a sbloccare il risultato sono i biancocelesti (ultimo ko dopo essere stati avanti nel 1958). Non può essere un caso. Come peraltro non è un caso arrivare in semifinale proprio in Brasile, dove l'Argentina affronterà l'Olanda.

SUBITO NOVITÀ: DEMICHELIS E BIGLIA - Nell'Argentina di Sabella c'è la novità Biglia a centrocampo al posto di Gago. In difesa fuori Fernandez e dentro Demichelis. Dall'altra parte Wilmots sceglie Origi dal 1' rinunciando ancora una volta a Lukaku.

VANTAGGIO ARGENTINA IMMEDIATO - All'8 si sblocca Higuain: Kompany perde il pallone a centrocampo, Biglia serve Messi che dopo essersi liberato di un paio di giocatori appoggia per Di Maria che con un tocco in mezzo dolcissimo, favorito anche da un tocco sfortunato di Vertonghen, trova Higuain appena dentro l'area di rigore: tiro di prima intenzione di destro e palla all'angolino con Courtois assolutamente fuori causa. Argentina in vantaggio e partita subito in discesa per i sudamericani.

ARGENTINA IN CONTROLLO - Il Belgio accusa il colpo. Il gol a freddo è una doccia gelata per gli uomini di Wilmots che faticano tantissimo per ritrovare un minimo di lucidità. L'Argentina fa girare il pallone con precisione e rapidità e i Red Devils, di conseguenza, non acquistano ritmi e tempi giusti risultando prevedibili e lenti nella costruzione del gioco. Bisogna aspettare il 26', infatti, per vedere la prima conclusione del Belgio nello specchio della porta: De Bruyne prova la conclusione potente dai 25 metri ma c'è la grande risposta di Romero che respinge a lato.

INFORTUNIO DI MARIA - È solo un fuoco di paglia però perché il pallino del gioco è completamente nelle mani dell'Argentina. Messi imposta da campione, Lavezzi vola sulla sinistra, mentre Higuain non è solo finalizzatore ma si sacrifica anche in fase di copertura. La doccia gelata per Sabella però arriva al 33' quando Di Maria è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare alla coscia destra (forse una contrattura). Al suo posto c'è spazio per Enzo Perez al quale il ct dei sudamericani chiede anche più sostanza in fase di copertura.

MESSI FA IMPAZZIRE IL BELGIO - Con l'uscita di Di Maria diminuisce inevitabilmente l'imprevedibilità degli argentini che abbassano notevolemente i ritmi affidandosi ai lampi di genio di Messi. Proprio al 39' il talento del Barcellona si conquista una punizione dal limite dell'area dopo un gioco di prestigio esaltante che ubriaca letteralmente la difesa dei Red Devils. Sugli sviluppi però la conclusione a giro della Pulce è leggermente alta e il Belgio si salva.
IL BELGIO CI PROVA - Dall'altra parte, al 42', arriva immediata la risposta di Mirallas: cross perfetto di Vertonghen e colpo di testa potente dell'attaccante dell'Everton che però finisce fuori di pochissimo. Si salva l'Argentina che in questa occasione si fa trovare impreparata soprattutto con la coppia centrale Garay-Demichelis troppo distratta e lenta nel contenimento in mezzo all'area. È l'ultimo sussulto del primo tempo che si conclude sull'1-0 per l'Argentina.

SECONDO TEMPO, SUBITO TRAVERSA HIGUAIN - Alla ripresa delle operazioni nessun cambio per i due ct che schierano gli stessi 22 della prima frazione. Al 51' è l'Argentina a farsi pericolosa con il solito Higuain che prova il destro sul primo palo ma la difesa belga si salva con un tocco decisivo di Van Buyten che spedisce la palla in angolo. L'Argentina è più viva, il Belgio si schiaccia dietro e viene anche graziato da Rizzoli che ammonisce solamente Hazard per un intervento durissimo ai danni di Biglia. Il fallo era da rosso. Il Belgio perde la testa, ma anche metri in campo. I sudamericani, infatti, pressano a tutto campo e vanno anche vicini al raddoppio: ancora Higuain prova il gol da cineteca, tunnel a Kompany e tiro di destro a colpo sicuro ma la traversa nega la doppietta all'attaccante del Napoli. 

LE MOSSE DI WILMOTS, RISCOSSA BELGIO - Al 59', con colpevole ritardo, Wilmots cambia il Belgio: fuori Origi e Mirallas e dentro Lukaku con Mertens. Inspiegabili le loro esclusioni, ancora più incredibile aver atteso 10' della ripresa per metterli in campo considerando il passivo per 1-0. Gli innesti danno una scossa di adrenalina ai Red Devils che con Fellaini vanno vicini al pareggio. Il colpo di testa del centrocampista dello United è potente ma leggermente impreciso e la sua conclusione si spegne sul fondo. Al 65' nuovo pericolo per l'Argentina: De Bruyne mette un bel pallone in mezzo all'area, Garay anticipa tutti spedendo la sfera verso la propria porta ma Romero è attento e blocca a terra. 
FUORI LAVEZZI, MA ANCHE HAZARD - Al 70' primo cambio di Sabella: fuori Lavezzi e dentro Palacio. L'obiettivo del ct dell'Argentina è chiaro: dare maggior profondità e più possesso palla all'Albiceleste negli ultimi 30 metri. Ovvio il sacrificio dell'ex Napoli che nella ripresa ha perso la brillantezza del primo tempo. Al 76' nuovo cambio per Wilmots che leva incredibilmente Hazard per inserire Chadli. Una sostituzione che lascia davvero sbigottiti: togliere l'uomo con più classe nel momento cruciale della partita non può essere la ricetta giusta per sperare in un pareggio. All'81' ultima mossa per Sabella che getta nella mischia Gago levando il match winner Higuain. Contenere e ripartire è l'input del ct sudamericano che nei minuti finali, con la semifinale Mondiale alla portata, non vuole lasciare troppi spazi al Belgio. Spazi che però si materializzano all'85' quando De Bruyne prova la conclusione a botta sicura dal limite dell'area ma ancora una volta il muro di Garay è insuperabile e la palla finisce in angolo. È un brivido per l'Argentina perché Romero era stato completamente disorientato dalla deviazione e se la palla fosse stata nello specchio non avrebbe potuto fare a. 

ARGENTINA IN SEMIFINALE - Negli ultimi 10 minuti (di cui 5' di recupero) l'Argentina controlla con giudizio la propria area resistendo alla pressione del Belgio alla disperata ricerca del pareggio che varrebbe i supplementari. Anzi è addirittura Messi a mancare clamorosamente il raddoppio fermato dall'uscita disperata di Courtois. L'1-0 e il gol di Higuain valgono dunque la semifinale per l'Argentina che torna a fare dopo 24 anni la voce grossa in un Mondiale. Ora l'obiettivo è chiaramente la finale ma contro l'Olanda sarà un'altra battaglia.

Francesco Tanilli
Twitter: @FrancescoTa81

 

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