Neymar in lacrime: «Ho rischiato la sedia a rotelle»

Il fuoriclasse della Seleçao ha fatto visita ai compagni nel ritiro di Teresopolis: «Non provo odio verso Zuniga, ma il suo fallo non è stato normale. Farò di tutto per riportare il sorriso ai brasiliani»
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ROMA - Dopo una batosta del genere ha provato a portare un sorriso alla Seleçao, che non ha potuto contare su di lui per la semifinale con la Germania e dovrà farne a meno anche nella finale per il 3° posto con l’Olanda. Neymar ci ha poi messo la faccia, nonostante proprio lui non c’entri niente nella disfatta di Belo Horizonte. “Abbiamo cominciato insieme e finiremo insieme – dice l’attaccante del Barcellona -, indipendentemente da quello che è successo. Sono triste, lo siamo tutti, ma spero di riportare al più presto il sorriso a tutto il Brasile”. Il 7-1, Neymar non sa spiegarselo. “Un black out. Non so cosa sia successo. E’ inspiegabile. Non abbiamo giocato al meglio durante tutto il Mondiale, lo sappiamo, siamo sotto gli standard della nazionale brasiliana, ma non siamo così scarsi come ci hanno descritto. Siamo comunque arrivati in semifinale. E anche sul 7-0 hanno continuato a correre come uomini. Fino alla fine. Sono orgoglioso di ognuno dei miei compagni”. Per la prima volta, poi, Neymar parla del fallo di Zuniga. “Un fallo che non accetto. Non voglio dire che fosse ingiusto, che volesse farmi male, non sono nella sua testa per saperlo. Ma chi conosce il calcio sa che non è stato un fallo normale. Non provo rabbia e nemmeno odio. Anche lui mi ha chiamato, ha detto che non voleva farmi del male. Gli auguro di avere successo nella sua carriera”. Infine le parole che i brasiliani non avrebbero mai voluto ascoltare: “Chi preferisco vinca il Mondiale? Auguro a entrambe buona fortuna, ma spero che vincano i miei compagni nel Barcellona, Messi e Mascherano. Per la storia che ha Messi, dopo aver vinto quasi tutto nella sua carriera, merita di vincere il Mondiale”. Poi le lacrime: “Se quel fallo fosse stato due centimetri più in basso oggi sarei qui su una sedia a rotelle. E’ stata la settimana più brutta della mia vita, ma la vita va avanti”.

«TIFO ARGENTINA» - Ripresosi dal momento di commozione che lo ha fatto piangere in conferenza stampa ("era un momento così importante della mia carriera, ed è finito con questa sofferenza...comunque bisogna andare avanti"), Neymar ha tenuto a precisare che "comunque perdonerei Zuniga, non ho rancore nei suoi confronti, mi ha anche telefonato per dirmi che gli dispiaceva e che non voleva farmi del male. Ora io non sento odio per lui, e gli auguro di avere fortuna nella sua carriera". Inevitabile la domanda sulla storica disfatta della Seleçao senza di lui, contro la Germania. "L'ho vista e dopo la partita ho anche pianto - ha detto Neymar - perché i miei compagni non meritavano di uscire in quel modo. Ho sofferto per loro e per le loro famiglie. Vedere una partita in tv è brutto, non mi piace fare il tifo o lo spettatore, ma era la nazionale, erano i miei compagni e dovevo guardarla. Mi sono sentito male, perché davanti a uno schermo non potevo fare niente". "Ma non è che a causa di questa goleada storica - ha aggiunto Neymar - debba finire tutto. Oggi faccio parte di un Seleçao che farà la storia in senso negativo, e rimarremo segnati da questo risultato, ma dobbiamo riprenderci e tornare in cima. Non si può sempre distruggere tutto e cacciare tecnico e giocatori. Nelle visione che ho io del calcio, questo è sbagliato. Dobbiamo tornare a sorridere, e io per primo. Non cambierò il mio modo di essere, e non perderò il mio sorriso perchè non abbiamo vinto questa Coppa. Il mio sogno ora è tornare a giocare e rendere felice il popolo del Brasile". In finale Neymar, pur essendo brasiliano, farà il tifo per l'Argentina: "Lì ci sono due miei compagni del Barcellona, e poi Messi per la sua storia e per ciò che ha fatto finora merita anche il titolo di campione del mondo. È un amico, e farò il tifo per lui".


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