Russia 2018, Rizzoli non ci sarà: «C'è un inizio e c'è una fine»

L'arbitro italiano rinuncia al prossimo Mondiale: «Faccio un passo indietro, lascio ad altri questa possibilità». Nessun legame con le vicende di campionato
Russia 2018, Rizzoli non ci sarà: «C'è un inizio e c'è una fine»© Bongarts/Getty Images
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ROMA Nicola Rizzoli fa "un passo indietro" e rinuncia di fatto ai Mondiali Russia 2018: a rendere nota la decisione dell'arbitro italiano che diresse la finale della Coppa del Mondo 2014 tra Germania e Argentina è il presidente Aia Marcello Nicchi.

"Tutto ha un inizio e certamente tutto ha una fine", scrive Rizzoli in una lettera di ringraziamento agli arbitri, nella quale parla di "decisione condivisa di rinunciare al percorso che potrebbe portare al Mondale 2018". "Credo sia giusto lasciare ad altri la stessa possibilità". 

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NESSUN LEGAME CON IL CAMPIONATO - La lettera era stata scritta venerdì scorso, 3 febbraio, e la scelta di Rizzoli - si fa notare in ambienti Aia - non ha legami con le vicende di campionato. Il presidente degli arbitri Nicchi era stato informato dell'intenzione di Rizzoli in precedenza, e dopo aver ricevuto la lettera ha deciso di renderla nota per sottolineare "le elevate doti" di Rizzoli, "conosciute dall'intera Associazione, dalla Figc e dagli organismi internazionali, della persona e dell'arbitro, un vero uomo di sport, che ha sempre lavorato e continuerà a farlo impegnandosi per la crescita della nostra associazione e della cultura arbitrale". Rizzoli, la cui scelta comporta di fatto anche una rinuncia al ruolo di arbitro internazionale, aveva diretto la finale di Europa League 2010, quella di Champions 2013 e, come già ricordato, quella tra Germania-Argentina del 2014.

TAVECCHIO: «È UN MODELLO» - «Nicola Rizzoli ha confermato nel corso di una carriera invidiabile il talento e le qualità della classe arbitrale italiana, rappresentando il nostro Paese nella finale di un Mondiale e contribuendo a scrivere negli ultimi anni alcune delle pagine più importanti della storia del calcio». Così il presidente della Figc Carlo Tavecchio commenta la decisione dell'arbitro di rinunciare al prossimo Mondiale. «È un modello per tanti giovani arbitri - dice ancora Tavecchio -, che mi auguro possano prendere ad esempio la passione e la professionalità che ha sempre mostrato in campo».


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