«No ai Mondiali se il Qatar sostiene il terrorismo»

Il presidente della Federcalcio tedesca Grindel attacca duramente la nazione che ospiterà i Mondiali del 2022
«No ai Mondiali se il Qatar sostiene il terrorismo»© AP
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BERLINO - «Su una cosa la comunità calcistica deve essere d'accordo: i tornei più importanti non si possono giocare nei Paesi che sostengono attivamente il terrorismo». E' la dura presa di posizione di Reinhard Grindel, presidente della Federcalcio tedesca (Dfb) sulla situazione in Qatar, che nel 2022 ospiterà i Mondiali di calcio.

'NO COMMENT' DELLA FIFA - Bahrain, Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi hanno tagliato i rapporti con Doha per il suo presunto sostegno all'estremismo islamico e anche Yemen e Libia potrebbero seguirne l'esempio. La Fifa non commenta, limitandosi a dire di avere contatti regolari col Qatar, ma Grindel, che e' anche membro del Consiglio Fifa e dell'Esecutivo Uefa, in un'intervista sul sito della Dfb ammette: «Siamo preoccupati, non solo per la situazione critica attuale ma anche per la questione dei diritti umani che si trascina da tempo.Prendiamo le attuali, gravi accuse con molta attenzione e con preoccupazione. Abbiamo cinque anni davanti in cui trovare delle soluzioni politiche prima che prevalgano le minacce di boicottaggio».


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