Roma, Nainggolan: «Fumo, bevo, ritardo ma voglio il Mondiale»

Il centrocampista torna a parlare della sua esclusione della nazionale belga: «Dopo aver saltato il mondiale in Brasile, non voglio ritrovarmi a pensare che avrei potuto giocare due coppe del mondo e non l'ho fatto»
Roma, Nainggolan: «Fumo, bevo, ritardo ma voglio il Mondiale»© AS Roma via Getty Images
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ROMA - «Sono un giocatore che da sempre il 120% e una persona disponibile con tutti. Non sono un ribelle. Fumo, è vero. Una volta è perché bevo, poi perché fumo, ma non sono l'unico, poi perché non sono concentrato o faccio ritardo, ma anche in questo caso non sono l'unico a tardare un minuto. Sono sempre cose extra sportive che mi fanno saltare la nazionale». Così il centrocampista della Roma, Radja Nainggolan torna a parlare della sua esclusione della nazionale belga ribadendo che ci tiene al Belgio: «Avevo pensato - dice in un'intervista a hln.be - di dire addio alla Nazionale, poi parlando con il direttore Monchi ho deciso di essere disponibile. Lui mi ha detto: 'Devi giocare il Mondiale'. E io vorrei farlo, anche se comincio a temere che sarà difficile e mi dispiacerebbe tanto saltare la seconda coppa del mondo di fila. Insieme alla Champions, è la cosa più bella che c'è».

SENZA VERGOGNA - «Intanto - prosegue il centrocampista - non ho mai nascosto il mio stile di vita e non me ne vergogno. Sono uno che dice sempre quello che pensa. I miei compagni sanno che non sono uno che crea problemi, anche se adesso non possono andare contro l'allenatore. Però le mie prestazioni con la Roma sono buone, se fosse un problema tattico Martinez deve solo dirmelo, ma dopo 13 anni in Italia non penso di avere problemi in questo senso». Nel discorso escono alcune parole sul suo ex allenatore, Luciano Spalletti: «Lui tatticamente è molto forte e non ho mai avuto problemi. Anche col Belgio ho giocato bene, a due o a tre. Contro la Francia ho giocato quasi in difesa e poi ho segnato da 30 metri.... Ripeto - aggiunge Nainggolan - se ho commesso un errore arrivando in ritardo di un minuto a una riunione non è la fine del mondo».

VOGLIA DI NAZIONALE - «L'allenatore diceva che per essere convocati dovevamo giocare nei nostri club. Non ce l'ho con Tielemans o Witsel, sono buoni giocatori. Ma parlo del principio. Se la palla è gialla poi non può diventare improvvisamente rossa». Una cosa è certa, Nainggolan vuole andare al Mondiale: «Dopo aver saltato il mondiale in Brasile, non voglio ritrovarmi a pensare che avrei potuto giocare due coppe del mondo e non l'ho fatto».

 


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