© LaPresseROMA - «Per me è tutto molto chiaro, dopo gli Europei del 2016 ha lasciato la Nazionale. Quando ne abbiamo parlato è stato molto chiaro con me». Sarà stanco di parlarne, ma Jan Andersson è costretto a farlo e probabilmente sarà così fino alla diramazione della lista dei convocati per i Mondiali del 2018. Zlatan Ibrahimovic non ci sarà, o meglio non dovrebbe esserci se non ci saranno novità in queste settimane come ha spiegato il ct della Svezia in un'intervista rilasciata ai tedeschi di Kicker. «Se hai perso la voglia di stare 40-50 giorni con la tua Nazionale e preferisci avere più tempo libero per te e la tua famiglia, non c'è problema, è una scelta che rispetto e non mi dispero, anzi preferisco lavorare con i 250 mila che vorrebbero vestire la maglia della Svezia», spiega Andersson che però, per l'ennesima volta, ribadisce un concetto ormai noto e non chiude definitivamente le porte all'attaccante dei Los Angeles Galaxy. «Se ha cambiato idea, deve solo chiamarmi e dirmi che sì vorrebbe tornare in Nazionale e giocare il Mondiale, in quel caso parliamo del lavoro che abbiamo fatto noi in questi anni e poi vediamo, tutto il resto è solo speculazione. Se vuole esserci deve semplicemente chiamarmi», ha concluso il ct della Svezia che, dopo aver eliminato l'Italia ai playoff, ai Mondiali è stata inserita nel girone F con Germania, Messico e Corea del Sud. (In collaborazione con ItalPress)