MOSCA - La nazionale tedesca si è scusata per il comportamento eccessivamente emotivo dopo la vittoria di ieri all'ultimo minuto contro la Svezia. Le scuse sono state pubblicate sulla pagina twitter della nazionale. "E' stata una partita molto emotiva. Alla fine, la reazione e i gesti dello staff sono stati forse eccessivi e questo non è nel nostro stile. Chiediamo scusa all'allenatore svedese e al suo staff". Al termine della partita Germania-Svezia, finita 2-1 per la nazionale tedesca, il ct svedese Jan Andersson si è lamentato della reazione dei membri dello staff tedesco che, dopo il gol decisivo di Toni Kroos, hanno esultato di fronte alla panchina della Svezia con gesti inopportuni.
Es war ein emotionales Spiel. Am Ende war die eine oder andere Reaktion oder Geste unseres Betreuerstabes in Richtung der schwedischen Bank zu emotional. Das entspricht nicht unserer Art. Dafür haben wir uns beim schwedischen Trainer & seinem Team entschuldigt. Ursäkta! #GERSWE
— Die Mannschaft (@DFB_Team) 23 giugno 2018
INSULTI A DURMAZ - Una caterva di insulti, anche di stampo razzistico, si è abbattuta via social su Jimmy Durmaz, il 29enne centrocampista della Svezia, di origini aramaiche, 'reo' di aver provocato ieri a Sochi la punizione all'ultimo secondo del recupero tramutata nel 2-1 per la Germania da Toni Kroos. Al termine del match, il giocatore del Tolosa si è visto 'recapitare' quasi tremila messaggi di insulti e offese sul suo profilo Instagram. Durmaz, nato in Svezia da genitori emigrati dalla Turchia, ha preferito minimizzare: "Non sono preoccupato, sono invece orgoglioso di rappresentare il mio paese", ha detto. A difenderlo tutti i suoi compagni di nazionale, tra cui John Guidetti. "Ha corso e lottato per tutta la partita, quanto successo è solo sfortuna. Ed è sciocco insultarlo per questo".