Ziyech, prima il mondo e poi la Roma

Domani debutta con il Marocco (in un girone di ferro). E Monchi prova a stringere
Roberto Maida
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ROMA - La parola disponibilità sul mercato è un refolo di vento nelle estati torride: allarga i sorrisi, stimola l’ingegno, disegna speranze. E così, mentre chiudeva l’acquisto di Justin Kluivert, Monchi ha saputo dall’Ajax che a certe condizioni sarà possibile raddoppiare la posta aggiungendo al carrello anche Hakim Ziyech: è una questione di soldi. E di tempo, perché prima la Roma deve chiudere l’anno finanziario piazzando Nainggolan e forse Alisson.

La situazione più urgente, per una questione di ruolo, riguarda il centrocampista, che già numericamente è stato sostituito da Bryan Cristante: a Trigoria, senza dirlo ad alta voce, sperano che l’Inter stringa i tempi, convinti che la cessione di uno dei migliori giocatori della rosa non indebolirà la squadra in costruzione.

LA RATIO. Ziyech è considerato, per caratteristiche tecniche e per prospettive d’investimento, il centrocampista di qualità che renderà la Roma più forte e imprevedibile, provvedendo ai cambi di marcia e di tono che spesso sono mancati contro le avversarie abituate a chiudere gli spazi. Pur essendo un trequartista, o comunque un 10, Di Francesco medita di inserirlo nei tre di centrocampo, nel ruolo di mezz’ala creativa. Era il gioco che faceva Pjanic qualche anno fa. Ed è la posizione che più spesso ricopre nell’Ajax.

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