Roma, e se Alisson rimanesse? La partenza non è più certa

Il Real non ha mai fatto la mossa decisiva, il Chelsea neanche. Al club giallorosso cresce la speranza di ripartire dal suo portierone
Roberto Maida
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ROMA - Per un motivo o per un altro, Alisson si riavvicina alla Roma: a oggi, 2 luglio, Monchi lo considera a tutti gli effetti il portiere titolare della squadra del futuro. Lo stesso pensa Di Francesco, che si augura di essere protetto dal guardiano più affidabile del suo primo campionato a Trigoria e che più volte si è espresso sulla questione («A quanto ne so, resta»). Ma come, non era già del Real Madrid? No, non lo è mai stato semplicemente perché dalla Spagna non si sono mai mossi con decisione per acquistarlo. Hanno mandato avanti gli intermediari a sondare il terreno senza però cominciare una trattativa, una volta che si sono resi conto della valutazione elevatissima di Alisson: almeno 70 milioni.

CAMBIO - Come da prassi, intanto, il Real Madrid ha fatto l’accordo con il giocatore: cinque anni a 4,5 milioni a stagione, più o meno il triplo di quanto Alisson prenda alla Roma. Ma non basta per certificare il trasferimento. Se non arriva una proposta vera, Alisson dovrà aspettare almeno un altro anno per coronare il sogno di giocare a Madrid. Sempre che sia ancora richiesto con lo stesso gradimento: si addensano, sia in Spagna che in Inghilterra, le indiscrezioni su un possibile passaggio di Thibaut Courtois al Real. E’ stato lui, che va in scadenza nel 2019, a lasciarlo intendere durante il Mondiale. Tanto che proprio il Chelsea, in questo gioco imprevedibile di incastri, ha Il brasiliano è uno dei più seguiti al Mondiale, ma ora la sua partenza non è più certa bussato alla Roma per chiedere Alisson.

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