«Da Agnelli 28 telefonate: così Cristiano Ronaldo ha dato la sua parola alla Juventus»

Secondo la stampa spagnola e portoghese la differenza di atteggiamento tra il presidente bianconero e Florentino PErez, numero uno del Real, è stata decisiva per arrivare al sì di CR7
«Da Agnelli 28 telefonate: così Cristiano Ronaldo ha dato la sua parola alla Juventus»© AP
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ROMA - Da una parte Florentino Perez, con cui i rapporti si sono deteriorati ormai definitivamente, dall’altra Andrea Agnelli che lo ha fatto sentire importante. Una differenza che – secondo la stampa spagnola e portoghese - alla fine è stata decisiva nel convincere Cristiano Ronaldo a prendere la decisione di lasciare il Real. «Agnelli lo ha chiamato 28 volte – rivelano i lusitani di ‘Record’ - e la deferenza e il rispetto mostrate dal presidente di un grande club come la Juventus ha impressionato CR7». Di certo non è stata una questione di soldi e lo spiega bene ‘Marca’: «Cristiano Ronaldo - si legge sull’edizione online del quotidiano madrileno - è il terzo sportivo più pagato al mondo e tra ingaggio e sponsor la sua ‘industria’ fattura più di 100 milioni all’anno. Il suo addio al Real non dipende dunque dai soldi, anche perché alla fine il club ‘blanco’ gli garantirebbe gli stessi 30 milioni che guadagnerebbe alla Juventus. A convincere CR7 a dare la sua parola ai bianconeri è stato invece il modo in cui Andrea Agnelli si è rapportato con lui, chiamandolo 28 volte per trasmettergli questo messaggio: Cristiano e solo Cristiano è l’uomo che può fare ancora più grande un club storico come la Juventus e portare la Champions League a Torino».

Una differenza abissale rispetto al recente rapporto con Florentino Perez: «La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’abbassamento della clausola rescissoria da un miliardo a 100 milioni, che Ronaldo ha vissuto come una mancanza di rispetto. Un rispetto che ha trovato invece subito a Torino con il tributo dello Stadium e la corte serrata di Agnelli, Fattori che hanno portato a dare la sua parola alla Juventus, una parola che per lui ha lo stesso valore di una firma».


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