Verdi: «Il mio futuro è Bologna»

Da Coverciano, il talento rossoblu, manda un messaggio alla società: «Ho 4 anni di contratto che voglio onorare. A Torino giocavo da... ragazzo. Ora sono maturato. Grazie Donadoni. Ventura ha sempre creduto in me»
Verdi: «Il mio futuro è Bologna»© LaPresse
Andrea Santoni
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FIRENZE - Avrebbe potuto essere qui già a novembre, se non si fosse infortunato. Simone Verdi adesso è emozionato quasi pensieroso: «L’ho saputo sabato pomeriggio, non pensavo di esser qui, dopo l’infortunio non avevo fatto grandi prestazioni. Invece mi ha avvertito Di Vaio: è stata una chiamata inaspettata, l'emozione è stata talemente grande che non sapevo come prenderla. Buffon io lo vedevo in tv, quando è venuto a salutarci mi è venuta la pelle d’oca. Mi ha colpito l'umiltà di certi campioni».

Ventura lo aveva già portato allo stage di febbraio, in un primo momento lo aveva tenuto fuori, poi l'infortunio di Bernardeschi lo ha promosso (con Petagna) e lui domenica ha subito risposto alla grande con un gol e assist al Chievo: «Devo ringraziare tutti i miei allenatori, ognuno mi ha lasciato qualcosa. Donadoni mi sta insegnando tanto. Io e Ventura? Siamo stati un anno e mezzo a Torino. Qui i concetti di gioco sono gli stessi, ma per questione di tempo in Nazionale serve più concentrazione. Allora non ero maturo, giocavo da... ragazzino però mai avuto problemi. Lui ha sempre creduto, mi serviva tempo e chili che mi mancavano. A Torino ho avuto problemi fisici, poi la squadra ha ingranato e non ho trovato spazio. Gli anni nelle altre catregorie mi hanno fortificato, anche quello in Spagna».

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IL FUTURO - E adesso, dopo la Nazionale quale futuro per Verdi? «A Bologna l'obiettivo è arrivare il più in alto possibile, ho 4 anni di contratto: il presente e futuro è lì. Se la società vuole voglio onorare questo contratto».


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