Italia, così De Biasi fu ct per 21 giorni. E Lippi disse no

Milano, aprile 2016: summit con Tavecchio, Uva e Gravina e accordo con il ct dell’Albania. Ma Lippi, dt in pectore, boccia De Biasi e sceglie Ventura. Poi, però, salta anche Marcello
Italia, così De Biasi fu ct per 21 giorni. E Lippi disse no© EPA
Xavier Jacobelli
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DIANO MARINA - Buffo, il calcio. Uno si presenta a Diano Marina, nel ritiro del Lugano di Tramezzani, ex vice ct dell’Albania, perché ti racconti i segreti delle Aquile prima del match di Palermo e fa una bella scoperta. Come fu che, undici mesi fa, Gianni De Biasi si ritrovò ct dell’Italia per tre settimane, salvo non diventarlo mai. E il bello è che lo sanno anche gli svizzeri.

IL GALLIA - Il mese è aprile, praticamente alla fine; l’anno il 2016; il luogo è Milano; il teatro dell’incontro è un’elegante suite del Grand Hotel Gallia, iconico e lussuoso albergo della metropoli, oggi di proprietà araba, ma, in un’altra era geologica, santuario del calciomercato. All’appuntamento, si presentano Carlo Tavecchio, presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio; Michele Uva, direttore generale della medesima Federazione; Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro; Gianni De Biasi, ct dell’Albania che ha conquistato la storica, prima qualificazione del Paese delle Aquile alla fase finale di un campionato europeo: Francia 2016 scatterà il 10 giugno.

LA MONTAGNA - Il 15 marzo, Tavecchio ha comunicato ufficialmente che Antonio Conte lascerà la Nazionale dopo il torneo transalpino. La Federcalcio cerca il successore e lo individua nel selezionatore dell’Albania. Il quale, comprensibilmente, non sta più nella pelle, dopo avere salito a uno a uno i tornanti che l’hanno portato in cima alla montagna: Pro Vasto, Carpi, Cosenza, Spal, Modena (dalla C1 alla A), Brescia (salvato), Torino (promozione in serie A) , Levante, Torino (salvato), Udinese e Albania. Quando esce dall’incontro con Tavecchio e i due accompagnatori del presidente federale, De Biasi ha in tasca la nomina virtuale a ct della Nazionale italiana per 4 volte campione del mondo, per 1 volta campione d’Europa, per 1 volta campione olimpica. Contratto biennale, decorrenza 1 luglio 2016. Oppure, nella migliore delle ipotesi per l’Italia qualora si qualificasse alla finale di Parigi, 11 luglio 2016, all’indomani dell’ultimo atto dell’Europeo.

IL FATTORE L - In attesa della comunicazione ufficiale, Paolo Tramezzani, simbiotico vice di De Biasi, sa già che lo seguirà sulla panchina azzurra. Corroborante, la prospettiva prende corpo e dura per almeno tre settimane. Ma, né l’uno né l’altro, hanno fatto i conti con il Fattore L, che sta per Lippi. Tavecchio lo vuole come direttore tecnico delle Nazionali. L’uomo che ha dato all’Italia il quarto titolo mondiale, accetta. Occhio alle date. Il 20 maggio, Davide Lippi, figlio di Marcello, agente Fifa da 15 anni e procuratore di grido, annuncia al sito calciomercato.com: «Accordo raggiunto». Lo stesso giorno, intervistato da Sky, Michele Uva dichiara: «Il tema del ct è un tema aperto. Lo affrontiamo con calma, ma con le idee chiare. Non ci facciamo condizionare dalla stampa e dalle pressioni. Prima degli Europei sarà annunciato sia il ct sia il direttore tecnico». Il ct che vuole il dt non si chiama Gianni De Biasi. Si chiama Gian Piero Ventura il quale aveva assunto l’incarico di allenatore del Torino, ex squadra di De Biasi, nella stagione 2011-2012. Nel dicembre 2011, De Biasi diventò ct dell’Albania.

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