Italia, Ventura si accontenta: «I fischi non li sento»

Il ct azzurro soddisfatto della sofferta vittoria per 1-0 su Israele, che consente agli azzurri di blindare il secondo posto nel girone e i playoff
Italia, Ventura si accontenta: «I fischi non li sento»© REUTERS
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REGGIO EMILIA - È un Gian Piero Ventura provato quello che parla ai microfoni della Rai subito dopo l'1-0 all'Albania che consente alla sua Italia di gettarsi alle spalle la batosta incassata in Spagna e blindare quantomeno il secondo posto nel girone G delle qualificazioni mondiali che vale un posto nei playoff.

«Dopo Madrid, stasera sono felice: era chiaro che contava il risultato, ma aver passato 80 minuti in area avversaria cercando il gioco mi soddisfa. I fischi? Se vuoi essere una squadra forte, non devi ascoltarli - ha detto il ct commentando il malumore del pubblico di Reggio Emilia dopo lo 0-0 del primo tempo -. Se perdi ti fischiano, se vinci ti applaudono. Le tante critiche dopo la Spagna mi dicono che questo è un posto dove la responsabilità è alta. Ma la vera sorpresa sarebbe stata se fossimo andati a Madrid a vincere e ribaltare il pronostico, non andare ai Mondiali attraverso i play off». Parlando della partita, Ventura ha poi ammesso che nel primo tempo l'Italia «è stata statica», mentre nel secondo «abbiamo cominciato a mettere palloni in mezzo e a creare occasioni da gol».

L'ASSISTMAN CANDREVA - Una sensazione di sollievo a fine gara si avverte anche nelle parole di Antonio Candreva, autore dell'assist per il match-winner Immobile«Se l'Italia deve fare di più? Assolutamente sì, ma stasera serviva una vittoria ed è stato importante conquistare i tre punti. Abbiamo offerto una prestazione positiva, queste sono gare che vanno sbloccate subito per permetterci di stare tranquilli. Contava conquistare un risultato positivo».

Secondo l'esterno interista nella prima fase del match si è sentito l'effetto del ko di Madrid«Le critiche fanno parte del nostro lavoro, ma il gruppo è compatto - ha ribadito Candreva -. Magari le critiche sono state eccessive, cerchiamo il consenso di tutti. Il ko del 'Bernabeu' fa male, soprattutto a noi perché non ci aspettavamo quel tipo di risultato. Abbiamo analizzato gli errori, oggi abbiamo offerto una buona prestazione».

ZAPPACOSTA DECISIVO - Tra i migliori degli azzurri senza dubbio Davide Zappacosta, che con il suo ingresso nella ripresa ha contribuito al cambio di passo dell'Italia.

«Il nostro successo è stato sofferto perché loro si sono chiusi bene dietro. Siamo stati bravi ad avere pazienza e sono contento di aver dato il mio contributo - ha detto il nuovo terzino del Chelsea ai microfoni di Rai Sport -. Siamo un gruppo che deve dare sempre il 110% e chiunque giochi deve dare il massimo. In Spagna non c'ero per scelta tecnica, ma va bene così: bisogna accettarle e farsi trovare pronti quando si viene chiamati in causa. La sconfitta di Madrid ci ha fatto capire che dobbiamo essere compatti, squadra e combattere con il pallone per tornare ad essere un'Italia fastidiosa. Queste partite sono più difficili perché gli spazi sono chiusi». Ora comunque i playoff sono vicini... «L'obiettivo è la qualificazione. Che arrivi diretta o con i playoff l'importante è centrarla».

CONTI, BUON ESORDIO MA CON KO - Non solo Zappacosta però: tra le note positive c'è stata anche quella rappresentata dal neo milanista Conti che nel primo tempo si è messo in mostra prima di lasciare il posto per infortunio proprio all'ex torinista.

 «L'esordio in Nazionale è una bellissima emozione - ha detto l'ex atalantino ai microfini della Rai -, sono molto contento dell'opportunità che mi ha dato il mister ma è anche una gioia a metà perché mi sono fatto male. Penso si tratti di una distorsione a una caviglia per un fallo dopo 20 minuti, si è gonfiata subito. Per il resto siamo felici del successo anche se noi eravamo molto sereni, perché venivamo sì da una brutta sconfitta ma pur sempre contro la Spagna. Cosa mi ha detto Ventura? Il mister vuole che il terzino vada sempre alto per tagliare l'esterno, ho cercato di seguire le sue indicazioni, magari qualche volta sono andato fuori tempo, cercherò di migliorare».


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