Serie A, la moviola della 30ª giornata: Higuain era gol, rigore su Doumbia

Pallone ben oltre la linea, l’additional Di Bello non vede: tolta al Pipita una rete splendida. Roma, è sicuro il penalty sull’ivoriano
Serie A, la moviola della 30ª giornata: Higuain era gol, rigore su Doumbia
Edmondo Pinna
8 min
DAMATO - Napoli-Fiorentina 3-0
Sì Higuain era gol
Come se ce ne fosse bisogno. Il pallone scagliato da Higuain prima sotto la traversa e poi dentro la porta della Fiorentina, era gol, netto, anche dalle immagini in diretta la sensazione si era percepita chiara. I rallenty hanno mostrato il secondo gol fantasma «certificato» della stagione, per usare le parole usate da Messina dopo Samp-Palermo e quella rete non data a Morganella (l’addizionale era Chiffi). No, non sono gli arbitri italiani il migliore spot per gli arbitri d’area, gli additional tanto cari a Michel Platini e Pierluigi Collina. Dipendesse da noi, li avrebbero già tolti da qualsiasi tipo di campionato, a qualsiasi latitudine (senza fare inutili comparazioni con altri tornei). In compenso, i vari Di Bello (tanto per citare chi agiva ieri al fianco della porta difesa da Neto), Maresca (l’additional di Udinese-Roma e il gol di Astori, con la collaborazione di Guida) e Massa (era a San Siro per Milan-Udinese e il colpo di testa di Rami) sarebbero testimonial perfetti per la promozione della Gol Line Technology. Che, per fortuna di tutti, direttori di gara compresi, debutterà fra poco più di un mese nella finale di coppa Italia. Almeno su questo, non ci saranno più discussioni. E non pensate che siano tutti - gli arbitri - allineati sulle posizioni (ora ovviamente ondivaghe) di Marcello Nicchi. Il presidente dell’Assoarbitri ha sempre tuonato contro la tecnologia. Ultimamente con meno veemenza, visto la piega che ha preso la vicenda. Ma un annetto fa tuonava che l’uso della tecnologia avrebbe finito per uccidere il calcio. Ai direttori di gara (magari non tutti, chiaro), più realisti, le soluzioni hi-tech non dispiacciono, se ne faccia una ragione. Anche perché la realtà è che i suoi direttori di gara, quelli che non sbagliano mai, che sono i più bravi del Mondo (parole sue), in realtà sbagliano eccome. E ieri l’ennesima conferma.Perché il tiro scagliato da molto lontano (anche questo poteva suggerire all’arbitro d’area di prepararsi meglio) da Gonzalo Higuain, dopo aver battuto sotto la traversa, è ricaduto in campo ben oltre la linea di porta. E non ci sono dubbi che alcuna parte del pallone (compresa la circonferenza o la proiezione di questa sulla linea) sia ancora in campo. Era gol, l’ennesimo cancellato ingiustamente. Ma non è l’unico errore commesso ieri al San Paolo. L’altro lo commette direttamente Damato, anche se non è clamoroso (e sicuramente il risultato finale influisce sul livello delle polemiche). Ma il contatto fra il piede destro di Savic sul tallone sinistro di Maggio c’è, poteva starci il calcio di rigore (in pieno recupero). Da chiarire anche una cosa sull’azione del 3-0: non c’è fallo di Hamsik (che prende il pallone) su Pizarro, è in gioco Callejon al momento del cross di Insigne.VALERI - Cesena-Chievo 0-1
Manca un rigore su Djuric
Anticipo (ennesimo) affidato a Valeri, c’è un errore nella sua partita. Era infatti calcio di rigore la “cravatta” di Dainelli ai danni di Djuric, che pure nella parte finale dell’azione fa poco per rimanere in piedi. Meggiorini chiede il rigore, ma Krajnc tocca con il corpo e non con il braccio. Ok i gialli a Hetemaj, Djuric e Carbonero, che poi - già ammonito - rischia un po’ su Hetemaj: blocco volontario o casuale sulla ripartenza?

DOVERI - Atalanta-Sassuolo 2-1
Missiroli-Biava, giusti i rossi
Buona partita per Doveri, che sta crescendo in questa seconda parte del campionato. C’è però da disquisire sul rigore assegnato all’Atalanta: dalla posizione dell’arbitro (che è centrale) non si apprezza il cambio di direzione (pallone a destra, corpo a sinistra) di Maxi Morales, che va su Brighi che sta arrivando leggermente in ritardo, movimento invece assolutamente più visibile dal retroporta, come immagini, che poi sono quelle più simili alla visuale dell’additional Rizzoli, che nello specifico (sia che segnali, sia che non segnali) non aiuta. Insomma, ci può stare ma.... Ok l’assistente Di Liberatore quando ferma Sansone in off side solo davanti a Sportiello per off side. Perfetti i due “secondi gialli” che hanno portato ad altrettanti cartellini rossi: Missiroli stende da dietro Estigarribia, Biava fa lo stesso su Floro Flores, Doveri non ha dubbi.

PERUZZO - Lazio-Empoli 4-0
Ok il gol anato a Mauri
Il solito Peruzzo, l’arbitro che riesce a complicarsi la domenica pure in una partita che non ha a da dire, visto il risultato. Partiamo dall’errore: sul 4-0 il tuffo di Mario Rui davanti ai piedi di Novaretti è come chi si butta sotto le ruote di una macchina e poi vuole dare la colpa al conducente. Non c’è contatto, se non lieve e cercato da Mario Rui, che è già comunque parallelo al terreno. Peccato che il Codice di giustizia preveda la prova tv «per la evidente simulazione che determina l’espulsione diretta dell’avversario», qui è arrivato un inopinato secondo giallo, altrimenti ci avrebbero pensato il Procuratore prima e il giudice sportivo poi a rimettere le cose a posto. Gli altri episodi: spintarella di Candreva a Croce, rischio inutile. Ok anare il gol di Mauri, in off side sul passaggio di Klose. In fuorigioco il tedesco sul passaggio di Parolo, con Rugani che tocca il pallone senza però che questo possa essere considerato una giocata, altrimenti Klose sarebbe tornato in gioco e l’uscita di Sepe avrebbe portato al rigore.

IRRATI - Torino-Roma 1-1
Pallone in campo? Studio-Figc
Tanta confusione, decisioni non limpidissime, probabilmente dato il rigore sbagliato alla Roma, che ne reclama un altro. Insomma, pasticcia Irrati, che non riesce a sbocciare, e l’untouchable (avete presente il film di Brian De Palma?) Mazzoleni, della sezione di Bergamo, lo aiuta a sbagliare. Succede molto, o quasi tutto, nella ripresa. Perché nei primi 45’ c’è solo una lamentela di Quagliarella per una spinta di Astori che non c’è. Poi si comincia: arriva il rigore dato alla Roma, molto più penalty dal live che alla moviola. Perché è vero che Moretti si prende un rischio, affondando il piede sinistro senza prendere il pallone, ma è altrettanto vero che De Rossi trascina un po’ il piede destro, arrivando al contatto con quello del granata. Che si gira e si lamenta con Mazzoleni, spiegando così anche la dinamica. La Roma protesta sull’1-1: siamo alle solite, pallone in campo o no? La Federcalcio ha, nel cassetto in attesa che gli arrivi l’ok dalla Fifa, uno studio sul controllo delle linee dell’area di rigore per stabilire se un fallo sia avvenuto dentro o fuori. Magari si può allargare alle linee di fondo.... Comunque, l’impressione è che Bruno Peres crossi quando il pallone stesso è ancora, per un pezzetto, sulla linea che delimita il terreno di gioco. Di sicuro c’è che: 1) il guardalinee De Pinto è distante anni luce; 2) l’additional Baracani si sposta - sbagliando - un metro e mezzo all’indietro, perdendo così la prospettiva, dunque anche il suo giudizio non può essere certo. Ok anare per off side il gol di Ljajic. Due episodi in area granata: Moretti prima abbraccia da dietro Doumbia che sta per colpire di testa (fra lui e la porta solo Padelli), ostacolandolo (c’è pure una trattenuta sul braccio sinistro), poi a due mani sul petto, spalle alla porta. Questi, si, certo da rigore...

TOMMASI - Udinese-Palermo 1-3
Vitiello col corpo, non è penalty
Ok il gol anato a Thereau, in off side sulla punizione di Di Natale. Tocco di testa di Di Natale, Vitiello col corpo e non col braccio: non c’è penalty. Tutta regolare la manovra che porta allo 0-2: Vazquez recupera il pallone davanti alle panchine senza che questo superi al linea laterale. Sul 3-1, l’azione nasce con un iniziale off side di Perica non rilevato. Sui nervi l’Udinese: calcione di Danilo a Vazquez, poi fallo di frustrazione di Guilherme su Chochev, arriva il giallo, va di lusso.

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