Inter, altra delusione. Il Cesena strappa il pari

La squadra di Mancini pareggia 1-1. Vantaggio di Defrel, risposta di Palacio. Usciti per infortunio Shaqiri e Dodò
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MILANO – Fischi a San Siro, e ormai non è una novità. Un’altra serata di delusioni e rimpianti per l’Inter, fermata sull’1-1 dal Cesena. Tanti errori in difesa e poco gioco confermano il periodo negativo dei nerazzurri. E come se non bastasse, Mancini perde anche Shaqiri e Dodò, usciti per infortunio e a rischio per il ritorno di giovedì in Europa League con il Wolfsburg. Un quadro molto più nero che azzurro per l’Inter, che in classifica continua a perdere terreno (due punti nelle ultime tre giornate) e in Coppa parte dallo svantaggio del 3-1 in Germania. Sotto per un gol di Defrel alla mezzora, la squadra di Mancini è stata brava a pareggiare ad inizio secondo tempo con Palacio ma lì si è fermata, mettendo in luce la solita confusione e la scarsa qualità di gioco.DEFREL GELA IL MEAZZA - Mancini lascia Kovacic in panchina dando fiducia a Palacio nel tridente con Icardi e Shaqiri. Una chance anche per Dodò sulla fascia sinistra, mentre in mezzo al campo Guarin, Kuzmanovic e Medel mettono da subito pressione sui bianconeri. Di Carlo, che si affida in attacco al trio Carbonero-Djuric-Defrel, punta su una difesa compatta e su rapide ripartenze. La squadra di Mancini è molto aggressiva e cerca sempre di recuperare palla velocemente, ma pecca in fase realizzativa. Anche perché Shaqiri non sta bene, si tocca la coscia sinistra e al 24’ è costretto ad uscire. Al suo posto entra Kovacic. L’Inter conduce il gioco ma fatica negli ultimi venti metri. Un paio di conclusioni di D’Ambrosio e un colpo di testa di Kuzmanovic troppo imprecisi sono gli unici tentativi nerazzurri nella prima mezzora. Il Cesena rischia poco in fase difensiva e alla prima sbavatura della coppia Ranocchia-Andreolli non perdona. Intelligente l’assist in profondità di Carbonero, perfetto il pallonetto di Defrel che scavalca Handanovic nel gelo del Meazza. L’Inter è ferita e prova subito a reagire, ma in attacco le idee sono troppo confuse.

LA FIRMA DI PALACIO - Mancini è molto arrabbiato e in avvio di ripresa cambia. Fuori Kuzmanovic, dentro Podolski e squadra ridisegnata con un 4-2-3-1 molto offensivo. L’Inter sembra trasformata (Icardi segna in rovesciata ma l’arbitro ana per un fuorigioco molto dubbio) e al 3’ trova il pareggio. Ottimo spunto dell’ex Samp sulla destra, cross al centro per Palacio che anticipa tutti sul primo palo e batte Leali. La squadra di Mancini prende coraggio e attacca a testa bassa, spinta dal ritrovato entusiasmo del pubblico. Al 10’ Podolski colpisce il palo con un sinistro deviato. Il Cesena sbanda ma non rinuncia alle ripartenze. Su un tentativo di tiro di Carbonero, Ranocchia entra scomposto colpendo in pieno il bianconero. Gervasoni lascia correre. Mancini si sbraccia in panchina e al 17’ perde anche Dodò per infortunio. Al posto del brasiliano entra Santon. La spinta nerazzurra non è continua e consente ai bianconeri di difendersi con ordine. Kovacic, Guarin e Icardi provano qualche spunto ma è troppo poco. Per tentare la rimonta europea contro il Wolfsburg servirà un’Inter molto diversa.


Inter-Cesena 1-1: tabellino e statistiche

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